Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

martedì 25 novembre 2014

Stacchiamo la spina al Minimetrò!


Finalmente abbiamo un assessore a Perugia che mette in discussione le spese per il Minimetrò…. L’assessore Calabrese, commissario per la spending review, ha detto chiaramente che 10 milioni di euro l’anno per il Minimetrò il Comune non se li può permettere e che le spese per la gestione e la manutenzione devono essere riviste… Sono anni che il Movimento per Perugia dice queste cose! Abbiamo contestato quest’opera inutile fin dalla sua inaugurazione e in tempi non sospetti abbiamo denunciato che i costi del “brucomela” sarebbero stati devastanti per i bilanci pubblici del Comune… Purtroppo avevamo ragione! Nessun politico ci ha dato ascolto in questi anni e noi siamo stati soli in questa battaglia fatta con interventi e volantinaggi contro l’inutile Minimetrò… Quando nel 2010 avevamo promosso una raccolta firme per la chiusura del Minimetrò io in prima persona venivo presa in giro e per i nostri politici e amministratori Carla Spagnoli era “quella che non vuole il Minimetrò”! I dati sui passeggeri dimostrano ancora oggi che il Minimetrò è un’opera fallimentare: nel 2013 si prevedevano oltre 10.000 passeggeri trasportati al giorno, nei fatti i passeggeri trasportati sono stati circa 7.000… Un’opera fallimentare che però i cittadini hanno pagato e continuano a pagare cara: il costo di realizzazione dell’opera è stato di circa 100 milioni di euro, cui si aggiungono i 10 milioni l’anno che i perugini pagano tra mutuo, spese di gestione e manutenzione, energia elettrica e rimborso per i biglietti rimasti invenduti! Senza queste risorse pubbliche, esisterebbero ancora il Minemetrò e la Minimetrò Spa? L’assessore Calabrese ha invocato l’intervento della Regione nel sostenere le spese per il Minimetrò e ha assicurato che il Comune non venderà le sue quote nella società: noi andiamo oltre e pensiamo che né i perugini né tantomeno gli umbri possono ancora pagare 10 milioni di euro l’anno per il “brucomela”, un’opera inutile e cara che collega soltanto una piccola parte di Perugia. Le risorse impiegate per il Minimetrò potrebbero essere investite per nuove navette bus più piccole e frequenti e per risistemare e potenziare la nostra ferrovia: è ora di staccare la spina al “brucomela”!

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

giovedì 20 novembre 2014

Mobilità, qual è il futuro della nostra ferrovia?


Nei giorni scorsi avevamo parlato del progetto tram treno a Perugia, sottolineando la bontà dell’idea ma ponendoci dei dubbi sulla reperibilità delle risorse. C’è un altro fattore che, a nostro avviso, rende purtroppo impossibile qualsiasi progetto di tramvia a Perugia… Il progetto tram treno, infatti, richiede necessariamente ferrovie perfettamente operative e funzionanti che a Perugia non abbiamo! Sapete, cari perugini, quali sono le condizioni delle nostre ferrovie? In questi anni sono stati buttati centinaia di milioni di euro di soldi pubblici per interventi inutili e non ultimati… Basti pensare al raddoppio ferroviario tra la stazione di Sant’Anna e quella di Ponte San Giovanni: dopo più di 10 anni i lavori sono ancora al palo, si devono ancora spendere circa 30 milioni di euro che però sono insufficienti per ultimare l’opera che, a detta degli allora responsabili FCU, doveva essere finita nel 2005! L’unico tratto della ferrovia fin qui raddoppiato è quello Sant’Anna-Pallotta, costato circa due milioni di euro: sapete, cari perugini, in che stato si trova? La scalo Pallotta, inaugurato in pompa magna il 22 gennaio 2004, già nove mesi dopo veniva lasciato in completo abbandono e al posto dei passeggeri c’erano rifiuti, grossi massi e rami caduti ammassati vicino le rotaie! A distanza di 10 anni la situazione non è cambiata molto, la galleria della Pallotta è da sistemare e il doppio binario ovviamente non è funzionante! Presidente Marini, assessore Rometti e Comune di Perugia, questa è la ferrovia umbra che volevate rilanciare? Quei 30 milioni di euro dopo 10 anni ci sono ancora? Si devono spendere per il raddoppio o non sono più esigibili? Per non parlare dei treni elettrici che dovevano essere il fiore all’occhiello della ferrovia umbra: dei quattro “Minuetto” elettrici a disposizione dell’ex FCU, costati circa 18 milioni di euro, solo uno è funzionante e opera nella tratta Umbertide-Ponte San Giovanni e in una piccola tratta FS…. Gli altri giacciono in deposito perché non ci sono i soldi per i pezzi di ricambio! E così sulla rete FCU elettrificata da Sansepolcro fino a Terni (ma non nella tratta Ponte San Giovanni-Sant’Anna!) oggi viaggiano treni diesel obsoleti! L’ex FCU, un tempo vanto per tutta l’Umbria, è stata lasciata al suo destino da questa sinistra: non ci sono neanche i soldi per la manutenzione, per la sistemazione delle stazioni o per riparare le tubature dei bagni pubblici! Da quasi un anno i collegamenti Perugia-Terni vengono interrotti a Massa Martana perché non viene riparata la galleria di San Gemini bisognosa di essere messa in sicurezza… Questo provoca grandi disagi per i passeggeri che, per recarsi a Terni, sono costretti a scendere a Massa Martana e prendere i bus sostitutivi. Il servizio offerto agli utenti è pessimo, nonostante la cortesia e l’ottimo lavoro svolto dal personale di bordo. Presidente Marini e assessore Rometti, che intenzioni avete sulla Ferrovia Centrale Umbra? Purtroppo fino a quando non ci sarà una risposta a questo quesito e se non verranno risistemati tutti i binari ex FCU di Perugia è inutile parlare di progetto tram treno e di mobilità alternativa!
Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

martedì 18 novembre 2014

Sicurezza, la politica nega ancora l’emergenza!


Durante il Convegno internazionale sulla sicurezza tenutosi a Perugia venerdì e sabato scorso i nostri politici hanno per l’ennesima volta minimizzato il problema sicurezza in Umbria. Gianpiero Bocci, sottosegretario agli Interni, ha affermato che l’Umbria sulla sicurezza ha un profilo migliore di tante altre realtà regionali… L’assessore regionale alla sicurezza Fabio Paparelli ha addirittura detto che il problema criminalità a Perugia è più percepito che reale e che l’emergenza droga nel capoluogo umbro rientra nella media nazionale! Si vede che i nostri politici sono più abituati a vivere nei palazzi che contano piuttosto che nelle strade tra la gente! Le notizie di cronaca locale ci parlano continuamente di operazioni antidroga, di intere vie del centro e delle periferie in mano a balordi e spacciatori, di risse tra bande e di furti alle auto e negli appartamenti. Il problema, caro assessore Paparelli, è reale, grave e non è sentito soltanto a Perugia ma anche negli altri comuni umbri: basti pensare a Umbertide, dove si sono formate le ronde notturne contro i furti e l’insicurezza! In questi giorni a Perugia sono state continue le segnalazioni di furti d’auto e appartamenti fatte da abitanti di diverse frazioni, da Ponte Felcino a Ponte San Giovanni, da Ponte d’Oddi a Ripa, dove i residenti sono stati costretti a formare delle “ronde notturne” per scoraggiare i balordi dall’entrare in azione: cari Bocci e Paparelli, credete forse che queste denunce siano frutto della fantasia dei cittadini? Davvero pensate che la realtà è quella che avete descritto? Le nostre istituzioni e i nostri politici continuano a negare o a sottovalutare l’emergenza sicurezza: già nel 2012, durante una visita istituzionale a Perugia, il ministro Cancellieri aveva negato l’emergenza criminalità in Umbria, sostenuta dalla Marini e dall’allora sindaco Boccali… Peccato che nello stesso anno l’Umbria registrò un tasso di mortalità per overdose pari al 3,8%, il più alto tasso di morti per overdose tra le regioni italiane! Basta prendere in giro i cittadini: gli umbri, al di là di dati e statistiche, non vogliono parole, ma più sicurezza!

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

martedì 11 novembre 2014

Progetto tram treno a Perugia: ottima idea, ma con quali risorse?


In questi giorni a Perugia si sta discutendo sulla possibilità di realizzare un progetto di trasporto pubblico basato sul tram treno che andrebbe a utilizzare tutti i binari FCU, attivi e dismessi, destinandoli a tram frequenti, veloci e silenziosi… L’idea in sé è ottima perché il tram treno andrebbe a collegare il centro con tutte le periferie della città, rimpiazzando i grossi e obsoleti autobus perugini. La proposta di sfruttare le potenzialità delle ferrovie con le loro fermate metropolitane già esistenti è un nostro vecchio pallino nella battaglia contro l’inutile Minimetrò! Tuttavia oggi noi guardiamo la realtà e ci domandiamo: quanto costerebbe nel dettaglio la realizzazione del tram treno a Perugia? Ci sono le risorse per attuare il progetto? Le istituzioni da dove prenderebbero questi soldi? Se le risorse ci sono e se sappiamo dove attingere, allora ben venga la realizzazione di un progetto innovativo e lungimirante come il tram treno, ma se non si sanno i costi e non ci sono i soldi, allora è inutile continuare a parlare di proposte e di progetti… I perugini non possono essere presi in giro! Purtroppo, 70 anni di politica clientelare e di cattiva amministrazione della sinistra non si cancellano in un giorno e si sa che a Perugia non ci sono le risorse. Inoltre, sappiamo tutti che a Perugia esiste un’opera inutile e fallimentare per la quale ogni anno si spendono oltre 10 milioni di euro: il Minimetrò! Fino a quando esisterà il Minimetrò non sarà possibile realizzare progetti alternativi per la città! A tal proposito, condividiamo in pieno la lettera aperta scritta al sindaco da Eros Paneni… Eros Paneni in questi anni ha seguito, da perugino libero, le vicende sulla gestione poco trasparente di Umbria Mobilità e del Minimetrò denunciando, con bilanci, documenti e dati alla mano, le cifre pazzesche versate da Comune e Regione per mantenere il “brucomela”: egli è la persona più informata sul Minimetrò! Noi del Movimento per Perugia facciamo nostre le sue domande: quali voci sono comprese nel contratto di servizio da 8.220,31 euro più IVA? Chi paga i mutui del Minimetrò? Quanto si paga ogni anno per la corrente che fa funzionare il Minimetrò? E questa corrente viene forse pagata in toto dal Comune? Bisogna rendere pubblici i bilanci e i dati del “brucomela”… I perugini devono sapere la verità!

Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento per Perugia

lunedì 10 novembre 2014

Emergenza sicurezza tra San Marco e Ponte d’Oddi!


Da quando la caserma dei Carabinieri di Ponte d’Oddi è stata trasferita, nella zona tra San Marco e Ponte d’Oddi è tornata l’emergenza sicurezza come previsto! Da diversi giorni, infatti, i residenti denunciano continui furti di pneumatici dalle automobili e nella sola giornata di martedì sono state ben tre le auto razziate. Alcuni cittadini hanno segnalato anche l’aumento dei furti negli appartamenti in questi ultimi giorni. Come purtroppo temevamo, la chiusura della caserma dei Carabinieri di Ponte d’Oddi ha avuto l’effetto di far tornare balordi e criminali nella zona!  Nel 2012, quando per la prima volta si paventò la possibilità di chiudere la caserma per la spending review, noi come Movimento per Perugia, con comunicati e volantinaggi, sollecitammo l’allora sindaco Boccali e il Comune a farsi carico dell’affitto dei locali, unico provvedimento in grado di mantenere la caserma dei Carabinieri a Ponte d’Oddi… I nostri appelli caddero nel vuoto! La sinistra per mesi negò il problema sostenendo, per bocca dei suoi consiglieri e assessori, che la caserma non sarebbe stata né chiusa né trasferita: due anni dopo fu chiusa! Dal 2012 a oggi lo spaccio e i furti sono ritornati a San Marco, Montegrillo e Ponte d’Oddi e l’insicurezza tra i residenti è tangibile! Questo è quello che ci ha lasciato la sinistra, quella stessa sinistra che non ha accolto la nostra proposta di pagare l’affitto dei locali per la caserma mentre per oltre 20 anni ha pagato regolarmente l’affitto del locale concesso agli “amici” Arci di Ponte d’Oddi… Sapete, cari perugini, quanto abbiamo pagato per questo affitto negli ultimi 22 anni? Oltre 156.000 euro! Ma si sa, i “compagni” vengono sempre prima dei cittadini. Come se non bastasse, i residenti di Ponte d’Oddi hanno dovuto subire un’altra beffa: i locali che prima ospitavano i Carabinieri da circa una settimana sono stati destinati all’accoglienza di 28 rifugiati politici, che si aggiungono ai circa 10 rifugiati già accolti due anni fa a Ponte d’Oddi! Di questa decisione la cittadinanza non è stata resa partecipe né informata dalle istituzioni… Questi locali non potevano essere destinati a un presidio della Municipale, richiesto più volte dai residenti? Perché si pensa più agli stranieri (rifugiati politici?) che agli italiani?

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

venerdì 7 novembre 2014

Perugia, ancora premi di produzione ai dirigenti comunali!


Un’inchiesta del quotidiano “Repubblica” ha riportato alla cronaca la vergognosa questione dei premi di produzione ai dirigenti del Comune di Perugia. I 36 dirigenti comunali, infatti, si sono da poco divisi circa 188.000 euro in premi di produzione per obiettivi del 2012 riconosciuti dalla vecchia amministrazione di sinistra, ricevendo in media circa 5.200 euro a testa… Si tratta di cifre che si aggiungono ai già lauti stipendi percepiti da questi dirigenti, ovviamente pagati dai perugini! Sapete, cari perugini, a chi sono stati riconosciuti i premi di produzione? Il “generoso” Comune di Perugia ha riconosciuto a una dirigente un premio di 8.271 euro per la ‹‹razionalizzazione dei beni mobili attraverso l’aggiornamento informatico delle attrezzature presenti nelle strutture››… In poche parole, la dirigente è stata premiata con oltre 8.000 euro per aver contato le scrivanie e i computer degli uffici! Tanto per non scontentare nessuno, il Comune ha premiato pure i dirigenti che non hanno raggiunto gli obiettivi: un obiettivo non raggiunto, ad esempio, è stato quello di far riaprire in tempo i bagni pubblici di via Boncambi, eppure i due dirigenti che se ne sono occupati hanno ricevuto i premi di produzione di circa 2000 euro… Come dire, un “premio al fallimento”! Per anni la sinistra e l’allora sindaco Boccali hanno elargito lauti premi di produzione (quale?) come fossero regalie ai “virtuosi” dirigenti comunali che non hanno migliorato affatto il nostro Comune con il loro “lavoro”… Vergogna! Quali sono i criteri con cui il Comune giudica il lavoro dei suoi dirigenti? Quali sono i criteri che stabiliscono le cifre dei premi di produzione? Perché vengono premiati anche i dirigenti che non raggiungono gli obiettivi? Perché, puntualmente, quasi tutti i dirigenti vengono promossi e premiati? Le famiglie e le imprese perugine, vessate da tasse locali altissime e sempre più in difficoltà, hanno il diritto di sapere e di essere informati!

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

martedì 4 novembre 2014

Perugina-Nestlè: i sindacati sono “vivi”!


Dopo il nostro articolo allarmato e allarmante sulla situazione dello stabilimento “Perugina” di San Sisto e sul comportamento ambiguo della Nestlè, finalmente i sindacati hanno “battuto un colpo” denunciando il crollo dei volumi produttivi nel 2014, il continuo ricorso ai contratti di solidarietà, il mancato rientro dei lavoratori stagionali, la dismissione di alcune produzioni e il rischio concreto di licenziamenti! Le notizie che avevamo anticipato la settimana scorsa sui giornali, dati alla mano, sono state confermate dagli stessi sindacati che, pungolati sulla “Perugina”, hanno cominciato finalmente a fare il loro lavoro: difendere gli operai e l’azienda! Speriamo che non sia troppo tardi. Le istituzioni continuano a tacere, l’azienda pure, ma le voci che escono dalla “Perugina” sono preoccupanti e inquietanti: cosa c’è realmente sotto la cioccolata…? Noi, come Movimento e io in prima persona come nipote della fondatrice e perugina monitoreremo passo dopo passo gli sviluppi della vicenda e denunceremo tutto senza paura e senza peli sulla lingua…

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

lunedì 3 novembre 2014

Ancora assunzioni di dirigenti regionali… L’opposizione dov’è?


 Ci risiamo! La giunta Marini, con l’ennesimo “blitz” di nascosto ai cittadini, si prepara ad assumere nuovi dirigenti in Regione anticipando la campagna elettorale… Con la delibera 1.216, infatti, la giunta ha istituito una posizione dirigenziale temporanea per l’ambito di coordinamento “Imprese e Lavoro” e un’altra per l’ambito “Territorio infrastrutture e mobilità” e ha previsto l’istituzione di tre figure dirigenziali temporanee da riempire con personale regionale di categoria D… Sapete quanto costeranno in più alle casse regionali queste tre figure dirigenziali? Circa 27.000 euro ognuna! Il consigliere regionale ex leghista Cirignoni ha denunciato questo ennesimo “blitz” della sinistra e ha fatto la sua parte, ma dov’è il resto dell’opposizione? Dove sono i 4 consiglieri di Forza Italia, i 3 consiglieri di Fratelli d’Italia, gli altri 2 consiglieri del Nuovo Centrodestra e il consigliere dell’Udc? Perché nessuno porta avanti certe battaglie, dimostrando di essere una vera opposizione? Perché nessuno dice la sua su questo tema e non approfondisce? Quella dei dirigenti e dei vergognosi “premi di produzione” è una battaglia che il Movimento per Perugia porta avanti da tempo in tutta solitudine, senza essere seguito da chi, all’interno del Consiglio regionale, dovrebbe fare opposizione alla sinistra e alla Marini! È mai possibile che solo io, che non sono né consigliere regionale, né consigliere comunale e che faccio politica per pura passione, senza incarichi di alcun genere, debba essere l’unica a fare queste denunce e a prendere le difese dei cittadini che hanno votato questi signori? L’“opposizione” in Regione c’è perché ha i suoi consiglieri, ma non si vede! Ma si sa, questa è la politica degli interessi e dei compromessi… I “puri” non sono di questo mondo!

Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento per Perugia