Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

martedì 23 ottobre 2018

Elezioni RSU Colussi, una disfatta per la FLAI-CGIL!



Le elezioni dei Rappresentanti Sindacali (RSU) all’interno dello stabilimento Colussi di Petrignano d’Assisi, che si sono svolte dal 15 al 17 ottobre, hanno portato importanti novità e rappresentano una vera e propria “Waterloo” per la FLAI-CGIL  di Michele Greco: i risultati del voto dei dipendenti parlano chiaro e i numeri sono impietosi! La lista della FLAI-CGIL ha ottenuto solo 73 voti (su 369 votanti e 354 voti validi) ed è stata la meno votata dai lavoratori Colussi, dietro la UILA-UIL (74 voti) l’Ugl Agroalimentare e la FAI-CISL, la sigla sindacale più votata con 105 voti. Un autentico “schiaffo” in termini di consensi, uno “sganassone” per dirlo alla perugina, e una sonora bocciatura per la FLAI, che nel 2017 era ancora il primo sindacato dello stabilimento e poteva contare su tre delegati: oggi passa all’ultimo posto e a soli due delegati rappresentanti! Che dirà adesso il segretario Michele Greco? Minimizzerà il tutto o, come al solito, farà finta di niente…? E pensare che solo pochi giorni fa, agli inizi di ottobre, Greco era stato rieletto segretario al congresso della FLAI-CGIL Umbria, nonostante il malcontento sempre più diffuso tra i lavoratori umbri dell’agroalimentare per certe sue “strategie” e politiche, in Perugina e alla Colussi: non è bastato nemmeno lo “smacco” di pochi mesi fa, quando gli operai di Petrignano (principale stabilimento e cuore della Colussi) bocciarono l’accordo integrativo con l’azienda caldamente “sponsorizzato” da Greco e compagni! L’accordo poi passò in base ai risultati degli altri stabilimenti del marchio, dove prevalse il SI, ma l’insuccesso di Petrignano era evidente e sollevava un campanello d’allarme, del quale, evidentemente, la FLAI-CGIL non ha tenuto conto… Già allora avevo rilevato un problema SERIO di rappresentanza della classe operaia e di una distanza, sempre più marcata, tra sindacati e istanze degli operai, ma alla CGIL hanno preferito fare finta di niente: oggi questi sono i risultati… Alla luce di queste elezioni dei lavoratori Colussi, viene da sorridere nel rileggere l’intervista a Michele Greco dopo la riconferma, nella quale il segretario FLAI, seppure a proposito di Perugina, affermava di non avere rimorsi, di aver «fatto di tutto per salvaguardare quel lavoro» e rimpiangeva solo il mancato prolungamento della Cassa Integrazione (ovvero un anno in più di agonia per i lavoratori)… Se non rimpiangeva nulla sulla Perugina, figurarsi se poteva fare autocritica per la Colussi!!! Ora gli operai, con il loro voto, hanno emesso una sentenza inappellabile sull’operato della FLAI a Petrignano: quale scusa userà stavolta Greco per commentare questa disfatta…? Per quanto riguarda gli altri risultati, bene la CISL, che risulta essere primo sindacato dello stabilimento, e soprattutto l’UGL Agroalimentare che, soprattutto tra gli operai, ha più che raddoppiato i suoi consensi rispetto al 2017 (95 voti contro i 38 del 2017) ed è diventato il secondo sindacato in Colussi, ottenendo un secondo delegato rispetto all’unico dell’anno scorso. Anche nel mondo sindacale il vento sta cambiando e i “sinistri” sembrano aver fatto il loro tempo…

Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia

mercoledì 10 ottobre 2018

Perugia, la zona Nord è stata dimenticata!!!



Tanto tuonò che piovve! A Ponte Felcino, martoriata dai continui furti come tutta la zona Nord della città, alla fine ci è scappato il morto. La settimana scorsa un ladro di origini albanesi, dopo aver svaligiato una tabaccheria, è rimasto ucciso in seguito ad uno scontro a fuoco con i Carabinieri e una guardia giurata. I suoi complici, codardi e vigliacchi, sono scappati e hanno fatto perdere le tracce, lasciando il loro “compare di furti” agonizzante… Purtroppo la notizia non ci sorprende affatto, anzi la morte del ladro sembra una di quelle tragedie annunciate! La zona di Ponte Felcino e delle altre frazioni a Nord di Perugia (Solfagnano, Piccione, Casa del Diavolo, eccetera) ormai da tempo sono diventate “terra di conquista” per ladri e balordi, con i residenti che da mesi “urlano” la loro disperazione con denunce e segnalazioni, senza essere ascoltati né dalle istituzioni né dai media, salvo rare eccezioni (come l’ottimo sito d’informazione umbriajournal.com). Ora che c’è scappato il morto, la notizia del furto ha attirato l’attenzione  e anche le istituzioni, Comune in primis, sembrano essersi svegliate e ora vogliono rafforzare i controlli sul territorio: guarda caso, negli ultimi giorni queste frazioni stanno “respirando” un po’ di pace e tranquillità… Dall’inizio dell’anno, in tutta la zona Nord e nelle relative frazioni, si sono registrati una trentina di furti e tentativi di furto ai danni di case e attività, senza contare gli episodi non denunciati dalle vittime o per paura di vendette o per sfiducia! La notte stessa dello scontro a fuoco c’è stato un altro furto a Pierantonio di Umbertide e il giorno prima i ladri avevano preso di mira un bar a Ramazzano: come possono gli abitanti di queste frazioni vivere così? Peraltro il Presidente dell’associazione Ma.Pi.Ca. Umbria, Giuseppe Castelli, ci ha segnalato che a Casa del Diavolo sono state avvistate persone sospette mentre fotografavano alcuni appartamenti e altri soggetti che, dopo aver posteggiato l’auto, attraversavano i binari FCU a piedi… Lodevole è senz’altro l’impegno e l’unione dei residenti delle frazioni che hanno fatto squadra per difendere il loro territorio, fanno vigilanza notturna sulle strade e hanno creato gruppi whatsapp per comunicare e segnalare ogni azione sospetta. Purtroppo, però, l’azione dei cittadini da sola non basta, se non viene supportata dalle istituzioni!!! La cosa più preoccupante è che in questa zona Nord i balordi, prima che morisse il ladro giovedì scorso, potevano “operare” e poi fuggire in tutta tranquillità! Questo la dice lunga sull’assoluta mancanza di controllo del territorio: non a caso gli abitanti dei Ponti, di Piccione, Solfagnano, Tavernacce, Resina, Casa del Diavolo, Bosco, eccetera si sentono abbandonati e considerati “cittadini di serie B”! Le Forze dell’Ordine cercano, come sempre, di fare il massimo per tutelare la sicurezza, ma hanno le mani legate, con una carenza di organico di circa 40 unità e con sole due volanti a turno che, oltre ad essere logore e con più di 200.000 km, devono coprire delle porzioni enormi di territorio! Come possono poliziotti e carabinieri lavorare in questo modo? A proposito, ai due Carabinieri e alla guardia giurata indagati per la morte del ladro va la massima solidarietà mia e di tutto il Movimento per Perugia. I Carabinieri hanno fatto il loro mestiere, hanno cercato di fermare i ladri che, dopo aver svaligiato la tabaccheria, non hanno rispettato l’Alt e hanno pure speronato l’auto della guardia giurata, dopo è seguita la sparatoria: ha proprio ragione Salvini, questi Carabinieri e il vigilantes non meritano un processo, semmai un premio! Se, invece di andare a rubare, il ladro fosse rimasto in casa con la sua famiglia, non saremmo qui a parlare della sua morte… Peraltro il “signore” era già stato arrestato nel 2014 e accusato di essere il “basista” di oltre 60 colpi in tutta la provincia!! Noi stiamo dalla parte delle Forze dell’Ordine, sempre!!! Ora anche il Comune deve fare la sua parte: tutte le frazioni a Nord di Perugia sono prive di telecamere sulle strade, invocate a gran voce dai residenti! Perché il Comune non ascolta questa richiesta? Perché non vengono mandate le pattuglie dei Vigili Urbani per controllare le vie e segnalare alla Polizia movimenti o persone sospette? Possibile che si sia rinunciato al controllo di queste zone della città??? I cittadini hanno fatto sempre la loro parte, ora tocca alle Istituzioni intervenire…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia