Nel
2015 all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia sono stati
ricoverati più di 7.500 anziani ultraottantenni. Questo dato ci porta a
riflettere su quali siano le politiche messe in atto dalla Regione in materia
di assistenza e cura degli anziani… Purtroppo i nostri anziani sembrano essere
stati dimenticati dalla sinistra! Persino negli ospedali umbri sembra che non
si pensi a loro: perché gli anziani ricoverati in reparti come geriatria non
mangiano più in salette mensa come una volta, in cui potevano stare insieme e
comunicare tra loro? Perché i corridoi degli ospedali non hanno nemmeno dei
maniglioni d’appoggio sui muri per aiutare gli anziani che hanno difficoltà a
muoversi? Spesso gli anziani vengono dimessi troppo presto per il problema dei
posti letto e così, dopo poco tempo, sono costretti a tornare in ospedale… Il
problema, per questi pazienti ma non solo, è che non ci sono abbastanza posti
letto per la lunga degenza! Allora perché non trasformare in Umbria i piccoli
ospedali in strutture riabilitative per la lunga degenza, con personale
altamente specializzato? Sarebbe il modo migliore per valorizzare sul serio, e
non a parole, i piccoli ospedali umbri... Il problema però, prima ancora che
sanitario, è sociale e riguarda il dramma dei nostri anziani che sono sempre
più soli ed emarginati. Sarebbe bene che la Regione Umbria, così come le altre
istituzioni, intervenissero in tal senso, magari promuovendo dei “tavoli di
lavoro” per trovare le giuste soluzioni insieme a medici, personale sanitario e
associazioni sociali. Anche le famiglie di questi anziani sono state lasciate
sole: nel 2009 la Regione Umbria, allora governata dalla Lorenzetti, decise di
abolire la Legge Regionale n. 24 del 2004 che prevedeva un assegno di cura alle
famiglie per l’assistenza a domicilio di disabili o anziani non
autosufficienti! L’abolizione dell’assegno di cura, che ammontava in origine a
circa 418 euro mensili, è stata una scelta scellerata che ha messo con le spalle
al muro circa 24.000 famiglie umbre, molte delle quali sono state costrette a
mandare i loro cari anziani in case di riposo e altre strutture ricettive! Ma
non era meglio e più economico dare dei soldi direttamente alle famiglie
attraverso l’assegno di cura? Perché la sinistra non ripristina questo
importante assegno? Non è meglio favorire la permanenza degli anziani nelle
loro case, con i loro cari? Ci si rende conto di quanto sia dannoso sradicare
completamente un anziano dalla sua casa? Nei centri per anziani e case di
riposo, qual è il livello di aggregazione degli anziani e di attività sociali?
Gli anziani in Umbria sono davvero al centro della politica sociale della
Regione? Cari umbri, vi invitiamo a riflettere…
Carla
Spagnoli
Presidente
Movimento per Perugia