Movimento per Perugia

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martedì 10 gennaio 2017

Centri d’Identificazione ed espulsione, meglio tardi che mai


Finalmente si torna a parlare dei Centri d’Identificazione ed Espulsione in Italia! Il Ministro dell’Interno Minniti, in accordo con il Capo della Polizia Gabrielli, ha infatti deciso d’istituire un Centro d’Identificazione ed Espulsione in ogni regione. Che cos’è un Centro d’Identificazione ed Espulsione (abbreviato C.I.E)? Il C.I.E è una struttura d’accoglienza che serve per trattenere i clandestini che non hanno i requisiti per ottenere lo status di “rifugiati” e devono quindi essere espulsi. Il tempo di permanenza, che ha un massimo di 12 mesi, è funzionale alle procedure per l’identificazione e il rimpatrio di questi clandestini che molto spesso, per non farsi identificare, strappano i propri documenti prima del loro arrivo in Italia. Istituire un C.I.E in ogni regione italiana è fondamentale per fronteggiare l’allarme dei terroristi che possono infiltrarsi anche tra i migranti che sbarcano in Italia con i gommoni… Non si tratta più di affrontare soltanto la delinquenza comune, oggi si parla di lotta al terrorismo perché i terroristi, ormai, li abbiamo dentro casa e in Europa! Per anni le Forze dell’Ordine, e in particolare il sindacato SIULP, hanno chiesto l’istituzione di un C.I.E da 150 posti a Perugia per combattere e rimpatriare quei balordi che hanno riempito di droga le nostre strade, ma i nostri politici sono sempre rimasti sordi a questa richiesta! Anzi, i soliti buonisti di sinistra hanno sempre definito i C.I.E “lager moderni”, “strumenti inadeguati” e chi più ne ha più ne metta… La Marini nel 2011, in Consiglio Comunale, prese ufficialmente posizione contro un C.I.E in Umbria, a nome della sua maggioranza. Una posizione ipocrita, se si pensa che attualmente i clandestini beccati a delinquere in Umbria vengono mandati al C.I.E di Trapani o nei C.I.E più vicini, con costi enormi e poliziotti sottratti al pattugliamento nelle strade! Siamo stati i soli, insieme a pochissimi altri, a sostenere la voce delle Forze dell’Ordine e a batterci per un C.I.E a Perugia: che ne pensano oggi quelli del PD del loro Ministro Minniti? Saranno forse razzisti persino il Ministro e il Capo della Polizia…? L’istituzione dei C.I.E porterebbe soltanto grandi vantaggi: innanzitutto svuoteremmo le carceri, già colme di detenuti extracomunitari; si snellirebbero le procedure nei processi penali e si ripulirebbero le strada dai balordi oggi fanno il bello e il cattivo tempo! Inoltre lo Stato avrebbe consistenti risparmi economici: attualmente, infatti, mantenere un clandestino nei C.I.E ci costa tra i 40 e i 70 euro al giorno, mentre mantenerlo nelle carceri costa circa 130 euro al giorno. Il segretario del SIULP Perugia Massimo Pici ha anche invocato la presenza in città di consolati di altri paesi per collaborare con le Forze dell’Ordine e velocizzare considerevolmente le pratiche per l’identificazione e l’espulsione: è una proposta saggia, giusta, che sosteniamo in pieno perché porterebbe a grandi risultati nella lotta ai delinquenti e al terrorismo. In questi anni i politici hanno sempre preferito la politica retorica e buonista, foraggiando le solite cooperative e associazioni che lucrano sul “business dell’accoglienza”: i risultati sono sotto gli occhi di tutti! Costruire un C.I.E in Umbria da circa 150 posti oggi si può, magari convertendo a tale funzione edifici preesistenti dismessi, come già accaduto altrove. I nostri politici sono pronti…?

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia