Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

martedì 30 giugno 2015

Stanno svendendo la Perugina: forse arrivano i cinesi?


 Che succede alla Perugina? Sullo storico marchio è calato nuovamente il silenzio, se si esclude un intervento tardivo e sporadico del sindacato che sembra non accorgersi della situazione sconcertante dell’azienda. Eppure nulla è cambiato, anzi sono sempre più evidenti le “prove tecniche di smobilitazione” da parte della Nestlè! I sindacati avevano convinto i lavoratori ad accettare i contratti di solidarietà per consentire all’azienda di riorganizzarsi… Ma di questa riorganizzazione non c’è traccia, semmai possiamo parlare di ridimensionamento della Perugina voluto dalla Nestlè. A pagare questa situazione sono soprattutto i lavoratori stagionali, costretti a subire la riduzione del tempo di lavoro (ci risulta che alcuni stagionali sono costretti a lavorare per due sole settimane!) e dell’indennità di disoccupazione. Gli stagionali sono già stati convocati in una riunione in cui è stata prospettata l'ulteriore riduzione della durata del contratto! Si dice anche che l'Azienda stia assottigliando il presidio medico interno: il tradizionale medico aziendale è stato eliminato e il servizio sarà svolto da una società esterna, ma non si sa bene quale sarà questo servizio. E che dire del crollo dei volumi produttivi che quest’anno, per la prima volta nella storia della Perugina, scenderanno sotto le 25.000 tonnellate? Si parla addirittura di circa 23.000 tonnellate! Il timore, tra i dipendenti, è che tra un anno la Nestlè possa dare il benservito a centinaia di lavoratori considerati in esubero! Ci chiediamo: dove sono i sindacati? Perché non intervengono? Perché nessuno parla? Dove sono i politici e le istituzioni? L’azienda ha addirittura deciso di dismettere quest’anno la produzione delle storiche caramelle “Cinzia” che non verranno più prodotte, come già è avvenuto per il torrone “Nigro”, parliamo di due prodotti che da sempre hanno contraddistinto il marchio Perugina! La Nestlè sembra che stia volutamente impoverendo la Perugina e di sicuro l’azienda non sta lavorando a nuovi prodotti da lanciare sul mercato e da pubblicizzare… Le uniche novità proposte negli ultimi anni sono state le varianti del “Bacio”, come il “Bacio al latte”, che non ha incrementato i consumi ma ha solo compensato il calo del “Bacio Bianco”! Queste “non” politiche produttive e comunicative della multinazionale svizzera hanno avuto solo l’effetto di disorientare il consumatore. Eppure basterebbe veramente poco per rilanciare la Perugina e tutti i suoi prodotti! Le rare volte in cui la Nestlè ha attuato sagge politiche pubblicitarie, gli effetti sul mercato sono stati evidenti: è bastata una scena dell’ultimo film di Paolo Sorrentino in cui compare la caramella “Rossana” per far riscoprire in Italia e nel mondo la famosissima caramella della Perugina. Un giapponese a Perugia, dopo aver visto il film, ne ha comprate addirittura 36 chili! L’immobilismo della Nestlè sta portando la Perugina a subire passivamente gli attacchi di marchi concorrenti come “Lindt” persino nel territorio umbro. Clienti come bar e pasticcerie vedono sempre più forte l’azione della concorrenza e molti rappresentanti sono passati dalla Perugina ai marchi concorrenti, portando con sé la loro clientela! Anche sullo stand “Perugina” all’Expo di Milano c’è da ridire: chi l’ha visto parla di un negozio modesto, in cui lo stile Perugina viene sminuito e mischiato con lo stile di altri marchi, a differenza del negozio “Lindt” caratterizzato dall’eleganza e dalla presenza del maitre-chocolatier. La Perugina ha fatto in passato la sua fortuna e la sua storia legandosi strettamente a Perugia e scegliendo manager del territorio: da tempo non è più così! A gestire la Perugina ci sono manager stranieri carrieristi e mediocri che non portano esperienze innovative dentro l’azienda, che così si impoverisce anche di idee! Oggi allo stabilimento Perugina di San Sisto, in un periodo di crisi, tagli e costi contenuti, hanno pensato fosse di primaria importanza creare un nuovo parcheggio sradicando piante e alberi. Ci chiediamo: perché? Si aspettano qualche “visita” importante? Si dice che i cinesi vogliano mettere le mani su molti marchi storici dell’agroalimentare italiano: forse la Perugina rientra tra queste aziende…?

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

venerdì 19 giugno 2015

La sinistra finanzia il “Perugia Pride Village” con soldi pubblici!


Ci risiamo! Anche quest’anno l’Omphalos Arcigay celebrerà il “Perugia Pride Village” nei giardini del Frontone… Ancora una volta la lobby gay è riuscita ad ottenere il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia! Per l’evento, infatti, il Comune ha dato il patrocinio morale, cioè senza fondi, mentre la Regione di Catiuscia Marini ha già stanziato circa 4.000 euro, che si sommano ai 3.500 euro concessi l’anno scorso all’Omphalos per organizzare il “2nd Omphalos Tournment” e il “Perugia Pride Village 2014” e ai 2.500 euro dati nel 2013 per l’organizzazione di un “Torneo di Pallavolo LGBT” e del “1st Omphalos Tournment Volley”. Solo dal 2013 a oggi la sinistra in Regione ha dato all’Omphalos qualcosa come 10.000 euro! Notiamo con disappunto che i nostri politici continuano a fare a gara nel dare sostegno e garanzie alle lobby gay, che rappresentano una minima parte della popolazione, a discapito delle famiglie! Perché questi soldi della Regione non vengono destinati ai fondi per le famiglie, drasticamente ridotti e tagliati? I nostri politici sono sempre pronti a parlare di diritti per i gay, ma perché non si parla mai di famiglia naturale? La famiglia naturale è quella composta da un uomo, una donna e dai figli, non ce ne sono altre in natura! La famiglia tradizionale ogni giorno è sottoposta a continui attacchi ideologici da parte di queste lobby gay con le loro “teorie” del gender e nessuno dei nostri politici spende una sola parola per difenderla. Le lobby gay in questi anni si sono distinte per gli attacchi e i “linciaggi” sui media e su internet contro chi non la pensa come loro: basti ricordare la campagna di boicottaggio fatta l’anno scorso contro un noto ristorante di Perugia “colpevole” solo di non aver voluto affiggere sulla propria vetrina la locandina del “Perugia Pride Village”! Perché la Marini e Romizi non fanno approvare una mozione a sostegno della famiglia naturale come hanno fatto, tra gli altri, il Comune di Assisi e la Regione Lombardia? Perché si continua a dare il patrocinio agli eventi dell’Omphalos? Regione e Comune, ad esempio, non hanno mai dato il loro supporto e patrocinio alle “Sentinelle in Piedi”, che vengono spesso attaccati verbalmente e persino fisicamente durante le loro pacifiche e civili manifestazioni a difesa della famiglia tradizionale… Perché? Quanto potere hanno queste lobby gay? E quanti finanziamenti pubblici ricevono? Ci risulta peraltro che per la sede perugina l’Arcigay paga un affitto complessivo di 3.285 euro l’anno al Comune che però, con l’atto di giunta N. 196 del 14 giugno 2013, ha stanziato per loro 1.000 euro come contributo in quanto associazione… L’ex sindaco Boccali, d’altronde, è stato tra i fondatori dell’Omphalos Arcigay di Perugia ed è stata la sua giunta a permettere nel 2013 l’organizzazione del primo “Perugia Pride Village”, ovviamente patrocinato dal Comune…. Oggi si pensa solo a proteggere la potente minoranza gay e nessuno parla più di come tutelare le nostre famiglie….

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

lunedì 8 giugno 2015

Centrodestra, la vecchia guardia "raglia"



A pochi giorni dalle Regionali sembra che tra i consiglieri uscenti di centrodestra sia iniziata la “caccia a Romizi”, accusato persino di una “trama” per far perdere le elezioni. Che questa accusa venga fatta da chi ha sempre fatto una finta opposizione alla sinistra francamente ci fa ridere! Tutti quelli che adesso gridano sono gli stessi che da anni siedono sugli scranni del Comune e della Regione: che cosa hanno fatto per il territorio? Perché la vecchia guardia getta la croce addosso a Romizi, quando è stata lei a distruggere il centrodestra? Non è certo colpa del sindaco se Forza Italia ha perso voti ovunque, non riuscendo a eleggere nemmeno un consigliere regionale del territorio perugino! Con questi attacchi al sindaco la vecchia guardia si dimostra ferita per aver perso quei privilegi che ha avuto fino adesso! Noi abbiamo condiviso le critiche del Senatore della Lega Candiani a Romizi, che sono uno stimolo a cambiare passo per il bene di Perugia, ma di certo non prestiamo il fianco a rese di conti di partito e ad attacchi al sindaco! Noi non attacchiamo Romizi, lo esortiamo soltanto a essere più decisionista e a non voltarsi indietro nelle scelte per la nostra città. Caro sindaco, vada avanti con quei giovani che lei ha sempre appoggiato, che noi abbiamo appoggiato…

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

giovedì 4 giugno 2015

Sicurezza a Perugia… Poca!


Il senatore Stefano Candiani, Commissario della Lega Nord in Umbria, ha criticato il sindaco Romizi e la sua amministrazione “radical-chic” perché a Perugia “non stanno cambiando nulla sul fronte della legalità” e ha invitato il sindaco a cambiare passo. Concordiamo in pieno: a un anno dalla vittoria di Romizi, la sicurezza a Perugia continua a essere insicurezza, nonostante l’instancabile impegno delle Forze dell’Ordine alle quali va tutta la nostra gratitudine e riconoscenza sempre. Non è un caso che, in queste ultime Regionali, a Perugia e in Umbria il partito più votato di tutto centrodestra è stato la Lega Nord, l’unico che ha messo al centro la legalità e la sicurezza! Perugia deve essere ancora rifondata e il sindaco Romizi deve essere più decisionista! È compito del sindaco, delegato alla sicurezza, chiedere con forza al Premier Renzi e al Ministro dell’Interno Alfano più poliziotti e carabinieri a Perugia, è il sindaco che deve garantire alle Forze dell’Ordine la collaborazione concreta dei Vigili Urbani sulla sicurezza. I Vigili Urbani non servono solo a fare le multe, devono anche vigilare sull’ordine pubblico e andare sulle strade, perché serva anche questo come deterrente contro delinquenti comuni e criminali, giorno e notte… Il sindaco utilizzi i Vigili per un sistematico controllo dei documenti di “individui sospetti” e dei contratti d’affitto, per verificare se ci sono delle irregolarità e collaborare così con le Forze dell’Ordine. Caro sindaco, abbiamo aspettato un anno, oggi ci aspettiamo di più da lei… Anche gli assessori della giunta, così distanti dai problemi della città, passino meno tempo nei palazzi del Comune e nei loro e molto più tempo nel territorio, a contatto con i cittadini: cari assessori, dovete rendervi conto della “percezione” d’insicurezza che hanno i perugini! Basti pensare che circa un mese fa un italiano ha inseguito un tunisino che aveva rubato il portafoglio a una signora dalla macchina a Fontivegge ed è riuscito a farlo arrestare fornendo una dettagliata descrizione del balordo al 113. Il nostro concittadino si è comportato in maniera lodevole e a lui va il plauso di tutti noi, ma non è possibile che i cittadini debbano essere costretti a difendersi da soli: sono le istituzioni che devono collaborare con le Forze dell’Ordine! Caro sindaco Romizi, ha ragione il senatore Candiani: ci vuole più impegno, Perugia deve cambiare passo…

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

mercoledì 3 giugno 2015


Regionali, l'Umbria non cambia...



Catiuscia Marini è stata rieletta, ha vinto la sinistra e il suo vecchio sistema di potere… Questo è il verdetto uscito dalle urne in Umbria, un verdetto che però dice anche che quasi un elettore su due non è andato a votare! Un dato, questo, che dovrebbe far riflettere tutti i nostri politici, specie chi brinda al “trionfo”… Gli umbri, ancora una volta, non hanno avuto il coraggio di cambiare il sistema, anche se mai come questa volta la sinistra ha avuto paura di andare a casa e di perdere, dopo Perugia, anche la Regione! All’Ingegner Claudio Ricci, che ha sfidato a testa alta la Marini e che si è giocato la vittoria fino all’ultimo minuto, va il nostro plauso e il nostro “in bocca al lupo” per il difficile ruolo di leader dell’opposizione regionale che ora lo aspetta. Il risultato migliore di queste elezioni regionali è dato dal “nuovo che avanza” nel centrodestra umbro, con giovani come Marco Squarta di Fratelli d’Italia e i candidati della Lega Nord che hanno fatto il pieno di preferenze, senza essere assessori o consiglieri regionali uscenti… Sono ragazzi e ragazze perbene che si sono messi in gioco, molti di essi per la prima volta, per sostenere davvero Ricci e il cambiamento! Ci auguriamo che la destra in Umbria riparta proprio da questi giovani e “metta in pensione” la vecchia guardia, quei vecchi consiglieri uscenti di centrodestra che, con la loro finta opposizione, in questi anni sono stati “complici” della sinistra! Ci aspettiamo un’opposizione di destra vera, dura, che non faccia sconti alla Marini e alla sua giunta, un’opposizione sempre in prima fila nel difendere il territorio, gli umbri e i loro interessi, un’opposizione che in questi anni è mancata…

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia