Da domenica mattina è entrata in
funzione un’altra stazione di bike sharing, quella del centro storico in piazza
Italia, composta da 3 biciclette a pedalata assistita e da 5 colonnine per la
ricarica di bici elettriche. L’amministrazione Boccali ha inoltre annunciato
l’attivazione a breve di altre due stazioni bike sharing che sorgeranno in via
Pascoli, dove c’è la mensa universitaria, e presso i giardini del Frontone…
Quindi, avanti tutta con il bike sharing, in una città “notoriamente
pianeggiante” come Perugia! Così, mentre in non poche città italiane si prende
atto del fallimento di questo progetto (come a Roma per esempio) a Perugia non
solo questo non avviene, ma la giunta si affretta ad annunciare altre nuove
stazioni, come se il maggior interesse dei perugini fosse quello di andare in
bici su e giù per le impervie salite della città! E quali sarebbero i tragitti
adatti al percorso in bicicletta? Forse la salita di via dei Priori o quella di
Maestà delle Volte? La giunta Boccali, così “sensibile” alle istanze ambientali
e del centro storico, perché non invoglia i perugini a passeggiare di nuovo
sulle vie del centro attraverso provvedimenti seri, attivandosi ad esempio per
abbattere i costi vergognosi dei parcheggi e aprendo il centro storico? Dopo il
fallimentare investimento del minimetrò, un altro costoso investimento
fallimentare….? Il bike sharing è costoso e ci risulta che abbia costi di
manutenzione non indifferenti (costi pubblicati per legge nelle altre città)..
Quanto si spende a Perugia per la manutenzione degli impianti e delle bici?
Perché la richiesta da parte del Movimento per Perugia di conoscere i costi per
la manutenzione delle bici è stata rigettata, adducendo come scusa un vizio di
forma? Perché l’amministrazione della nostra città continua a investire su
progetti fallimentari, a spese di noi cittadini?
Carla Spagnoli
Presidente Onorario del Movimento per Perugia