Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

lunedì 20 maggio 2019

Università, un’alleanza “surreale”!



Quello che sta succedendo in Umbria nelle ultime settimane ha veramente un qualcosa di surreale, dove assurdo e paradosso la fanno da padroni… Tutti noi umbri abbiamo sotto gli occhi la “farsa” delle dimissioni della Marini, annunciate il 16 aprile, confermate in Aula il 7 maggio e “congelate”, per poi arrivare all’Assemblea Legislativa di sabato, con la Marini che con il suo voto decisivo ha in pratica salvato sé stessa rimangiandosi tutto quello che aveva detto pochi giorni prima. L’ultima tappa di questa “comica” risale al 19 maggio, con la Marini che ha di nuovo annunciato le sue dimissioni, non appena starà meglio… Ma se la Regione piange, di certo l’Università di Perugia non ride: giovedì 23, infatti, ci sarà il ballottaggio decisivo che decreterà il nuovo Rettore. A contendersi la vittoria sono il Prof. Franco Cotana e il Prof. Maurizio Oliviero. Bene, tutti noi conosciamo la collocazione politica del Prof. Oliviero, da sempre legato strettamente alla sinistra, alla Presidente dimissionaria Marini e a tutto il PD. Allora come si può spiegare l’accordo chiuso proprio in questi giorni (ma di cui si parlava da tempo…) tra Oliviero e il Prof. Fausto Elisei? Ricordiamo che il Prof. Elisei è da sempre legato a quell’area cattolica che guarda al movimento Comunione e Liberazione fondato dal grande Don Luigi Giussani, un movimento cattolico che è quanto di più lontano ci possa essere dalle idee e dalle visioni politiche del Professore Oliviero! Fausto Elisei ha rivendicato la sua scelta “autonoma” e ha parlato di pura «questione accademica» e ha detto che «la politica nulla c’entra nella corsa al Rettorato». Professor Elisei, le sue affermazioni, francamente, ci lasciano perplessi! Sappiamo benissimo che la politica c’entra eccome e lo dimostra in modo palese il candidato Oliviero che Lei sostiene: Maurizio Oliviero, infatti, non ha mai fatto mistero dei suoi stretti legami con la politica e la sinistra e nel 2013, quando si candidò per la prima volta a Rettore, ebbe l’appoggio forte ed esplicito della Presidente Marini e dell’allora sindaco Boccali, entrambi presenti allora alla presentazione del Programma alla Sala dei Notari. Peraltro, Professor Elisei, proprio Lei nel 2013 decise di sostenere il Professor Franco Moriconi contro Oliviero perché, riportiamo le parole dette da Lei, «il futuro non può prescindere dalla salvaguardia e dalla valorizzazione dell’autonomia». Davvero, Professor Elisei, Lei pensa che le cose adesso siano cambiate a tal punto che, con Oliviero, l’autonomia dell’Università non sarà più a rischio? Come pensate di spiegare la vostra alleanza “innaturale” (come l’ha giustamente definita il Professor Cotana) ai vostri elettori, così profondamente diversi? Francamente, in questa alleanza Oliviero-Elisei non vediamo una visione lungimirante per l’Università, né una governance in grado di rilanciare il futuro del nostro Ateneo: vediamo solo un’alleanza “innaturale”! Anzi, vediamo in questo accordo l’estremo tentativo di salvataggio di una sinistra ormai in disarmo che, in vista di prevedibili batoste alle prossime Amministrative e Regionali, vorrebbe appropriarsi dell’Università!!!

Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia

sabato 18 maggio 2019

Difendere un bambino è forse razzismo…?



In un paese al rovescio quale è diventato l’Italia, ormai si fa un attimo a passare da vittima a carnefice, da persona di buon senso, che non gira la testa dall’altra parte, a gretta “razzista”, anche quando di razzista non c’è nulla! La storia che stiamo per raccontarvi, segnalataci da una cittadina e risalente a pochi giorni fa, ne è la prova! Questi i fatti: in un famoso supermercato di Perugia una signora, mentre fa la spesa, nota una mamma, mentre urla e sbraita contro il figlioletto che forse non ha nemmeno due anni, dal fisico minuto. Come se non bastasse, la donna prende il figlio per un braccio, lo strattona con insulti e lo porta tra gli scaffali in modo da non dare troppo nell’occhio. La signora che ha assistito alla scena però, dopo aver inquadrato il soggetto, segue la donna e il figlio tra gli scaffali e si accorge che la madre continua a sbraitare contro il piccolo, picchiandolo e urlandogli «tirati su, ti ammazzo», e poi «guarda che oggi è la mia giornata nervosa», lo strattona ancora una volta e lo fa cadere per terra in ginocchio. Quindi trascina di forza il piccolo per un lungo tratto e, continuando ad urlare, d’improvviso lo tira per il braccio e lo alza di forza, con il rischio di fargli seriamente male. A questo punto la signora che ha visto tutto, stanca degli insulti, minacce e della cattiveria della donna, interviene: prende la madre, gli mette una mano sulla spalla per separarla dal figlio e gli intima di smettere immediatamente… Subito la madre, con forte accento dell’Est Europa, dà di matto e inizia a inveire e ad urlare che «la signora vuole rubarmi il figlio»! Nel frattempo nessuno dei presenti al supermercato, né il titolare, né i dipendenti né i clienti, trova il coraggio per intervenire: anzi, con fare molto “pilatesco”, il responsabile del supermercato va dalla signora e le dice «lasci perdere, è una zingara» salvo poi sparire infastidito! Quel che è peggio è che altri ragazzi giovani lì presenti iniziano a prendersela con la signora intervenuta che, ripetiamo, stava solo difendendo un bambino maltrattato dalla madre, senza stare a guardare chi fosse e quale fosse la nazionalità! La signora ha dovuto quindi subire insulti, accuse di razzismo e di violenza fisica ed esce dal supermercato amareggiata e mortificata… Ma non è finita qui! Infatti la madre del bambino, uscita prima, lascia a casa il figlio e torna subito indietro per insultare e minacciare la signora dicendole testualmente «non ti permettere più, ti faccio ammazzare»!!! Rientrata nel supermercato, la donna italiana è stata invitata ad allontanarsi quasi fosse stata lei la causa di tutto.. Questa è la ricostruzione “alla lettera” di una vicenda assurda, che la dice lunga su quello che siamo diventati a furia di sottostare al pensiero unico del “politically correct”, che non ci permette neanche più di difendere un bambino senza il rischio di essere tacciati di “razzismo”!  La cosa più triste è stata vedere l’indifferenza di tutti i presenti, il nascondere la testa sotto la sabbia, il far finta di niente per non avere fastidi. Dov’è finito il senso civico e di solidarietà che ci contraddistingueva? Dov’è finito il coraggio di certe azioni? Davvero noi italiani siamo diventati così, bombardati da tutti i “luoghi comuni” e stereotipi che ormai la fanno da padrone…? Massima solidarietà alla signora che con coraggio è intervenuta quasi “eroicamente” con un gesto che, nella logica, dovrebbe essere normale ma che oggi diventa straordinario!!!

Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia

giovedì 9 maggio 2019

Regione Umbria, si fa ancora melina!



Quanto tempo ancora durerà questa pantomima sulle dimissioni della Marini? Per quanto ancora assisteremo a questa lenta agonia della nostra Regione? È passato quasi un mese da quando Catiuscia Marini il 16 aprile annunciava il suo passo indietro, ma da quel giorno, invece che trarne le dovute conseguenze, i “compagni” del PD e i loro alleati hanno dato vita ad un ignobile “prendere tempo”, evidentemente terrorizzati al solo pensiero di andare a casa e ripresentarsi davanti agli elettori!!! Martedì si è riunito il Consiglio Regionale, la Marini si è presentata in aula e ha confermato le sue dimissioni «per motivazioni politico istituzionali». Anziché prenderne atto e assumersi la responsabilità delle proprie posizioni, di qualunque natura, i Consiglieri del PD, insieme al socialista Rometti e a Solinas di MDP, hanno preferito “svignarsela” e rimandare il dibattito di ulteriori 10 giorni, “congelando” così le dimissioni! Il Capogruppo PD Gianfranco Chiacchieroni (nomen omen…) ha motivato questa decisione “pilatesca” dicendo che «serve una valutazione politica attenta»: ma cosa c’è da valutare ancora? Che cosa possono cambiare dieci giorni in più in una vicenda ormai stranota? Non è bastato un mese di tempo per farsi un’idea e approfondire? Peraltro il Consigliere Chiacchieroni ha dichiarato che l’inchiesta non riguarda il gruppo consiliare del PD: quindi la Presidente dimissionaria Marini e l’ex assessore Barberini, entrambi indagati, non sono consiglieri regionali? Quindi, Consigliere Chiacchieroni, lei non conosce neppure i componenti del suo stesso gruppo? Che figura barbina, Capogruppo!!! La Marini, nel suo discorso “strappalacrime” in Aula, ha ribadito che «l’Umbria non è una terra da liberare», ma la realtà purtroppo è un’altra! Presidente Marini, lei e il PD, con la vostra “melina” e con i vostri tentativi di prendere tempo, state “tenendo in ostaggio” il Consiglio Regionale paralizzandone l’azione amministrativa, una cosa gravissima e inaudita!!! Per quanto ancora dovremo assistere alle vostre beghe interne? Per quanto ancora dovremo assistere a questo spettacolo penoso? Quanto al Movimento Democratici e Progressisti (MDP), il 5 maggio il partito dichiarava in una nota: «crediamo che ormai non ci siano più le condizioni per andare avanti, data l’assenza di compattezza della maggioranza, nonché l’attuale assenza di un progetto di rilancio». Il 7 maggio Attilio Solinas, Consigliere regionale MDP, si schiera per “congelare” le dimissioni, rimandare la discussione e tergiversare…  Ci sarebbe da ridere, se non fosse che questo immobilismo istituzionale va avanti sulla pelle degli umbri! L’unico a salvarsi nella maggioranza è il Consigliere Giacomo Leonelli, che con coraggio e grande dignità sta portando avanti la linea dell’accettazione delle dimissioni e del voto anticipato, da solo e anzi osteggiato e attaccato dal suo stesso partito! Chapeau, Consigliere Leonelli. L’invito finale lo rivolgo ai Consiglieri di opposizione: ora è il momento di essere compatti ed essere più duri e inflessibili per dare una svolta e porre fine a questo “strazio” politico! Fate qualcosa, prendete decisioni eclatanti, coinvolgete i cittadini, fate appello alle piazze, occupate il Consiglio se necessario e chiedete elezioni subito!!! Non se ne può più, si liberi l’Umbria e si rivada al voto! La sinistra e il PD affrontino le urne il giudizio popolare, se ne hanno il coraggio…

Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia