Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

mercoledì 19 aprile 2017

Inchiesta di Report, il vero volto di Roberto Benigni…


C’era una volta il “comunista” Roberto Benigni, paladino della Costituzione italiana “la più bella del mondo”, quello che si inchinava davanti ai lavoratori della FIOM e silurava come «attacchi sacrileghi» ogni ipotesi di riforma del lavoro, quello che, un giorno si e l’altro pure, attaccava Berlusconi e i suoi ministri (in primis Brunetta) con battute spesso volgari e infamanti… La recente inchiesta di Report sugli studi cinematografici di Papigno ha fatto cadere una volta per tutte questa maschera, mostrando il vero volto del “compagno” Roberto, icona della sinistra! Uno che, da regista, ha fatto un solo film bello, il Premio Oscar “La vita è bella”, ma che da sempre viene pompato e celebrato ad arte da stampa e politica! Un vero e proprio “giullare di corte” coccolato e vezzeggiato dalla sinistra che oggi è al governo e che, guarda caso, il comico appoggia senza riserve, nonostante i tentativi di stravolgere la Costituzione, lo smantellamento dell’articolo 18, i voucher e altre amenità… Gli studi cinematografici di Papigno, fortemente voluti da Benigni e realizzati in men che non si dica, avevano alimentato grandi speranze a Terni, tra i lavoratori e anche tra i giovani studenti, visto che l’Università di Perugia aveva persino attivato a Terni un corso di laurea in “Scienze della Produzione artistica”. Nonostante le decine di milioni di euro di fondi pubblici investiti per bonificare e sistemare il contesto intorno al progetto, queste speranze sono state tradite dal comico di Castiglion Fiorentino che dopo qualche anno, vista la malaparata, il flop del film “Pinocchio” e i bilanci in profondo rosso, ha pensato bene di svignarsela da Terni e di “pararsi” vendendo gli studi di Papigno alla Cinecittà Studios. Da lì in poi per Papigno è stato l’inizio della fine, visto che la nuova società non ha portato né investimenti, né nuove produzioni o film… Dopo poco anche il corso di laurea è stato chiuso! Eppure lo stesso Benigni, in preda all’euforia, si era spinto a dire «Spero che Cinecittà diventi una filiale di Papigno»…. Oggi di questo costoso sogno sono rimasti soltanto gli studi cinematografici abbandonati a se stessi, la succursale dell’Università chiusa e soprattutto centinaia di studenti che non vedono riconosciuti i loro esami dalle altre università e circa 200 maestranze rimaste per strada!!! Altro che “soccorso rosso” per i lavoratori, Benigni è scappato come uno Schettino qualsiasi, rifugiandosi nella “scialuppa di salvataggio” offerta dai suoi amici politici e imprenditori… E pensare che il “giullare di corte” parlava di amore per Terni quando annunciò l’accordo con Cinecittà: una presa in giro bella e buona!! Dulcis in fundo, il comico e la moglie hanno deciso di querelare Report: che fine ha fatto la libertà di stampa tanto difesa dal “giullare” ai tempi di Berlusconi, gli appelli contro le intimidazioni alla libera stampa? Che tristezza vedere Benigni attorniato da un “cordone” di persone, come fosse un potente politico, mentre il giornalista, autore dell’ottima inchiesta, veniva spintonato e allontanato per aver posto delle domande. Che cosa sarebbe scoppiato se al posto di Benigni ci fosse stato Berlusconi o un qualsiasi politico o intellettuale di destra…? Benigni, che negli ultimi anni si è ridotto ad accompagnare Renzi nei viaggi istituzionali all’estero e ha persino beneficiato di voli privati pagati con i nostri soldi, oggi ha perso ogni residua credibilità e vive una fase di declino: speriamo solo che non sia l’ultimo “toscano illustre” a cadere…

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

lunedì 3 aprile 2017

Umbria, la “dittatura LGBT” è in dirittura d’arrivo…


Martedì approda per l’ennesima volta in Consiglio Regionale la proposta di legge sulle «Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere»… Il classico “cavallo di Troia” per imporre anche in Umbria l’ideologia gender! La maggioranza ha deciso di tirare dritto e di presentare in aula una legge che non ha nemmeno la copertura finanziaria, perché i 50.000 euro stanziati nel 2015 erano utilizzabili fino al 31 dicembre 2016! Ma la Marini e i suoi compagni, pur di compiacere i loro amici delle associazioni LGBT, hanno fatto “carta straccia” del regolamento interno e bloccato di fatto ogni attività dell’Assemblea. Come se non ci fossero altre questioni ben più gravi da affrontare… D’altronde è bastato vedere martedì scorso il consigliere Solinas con il fazzoletto arcobaleno al collo per capire dove si vuole andare a parare e soprattutto chi ha scritto veramente questa proposta e per chi è stata pensata! L’art. 3 di questa “legge-truffa” afferma esplicitamente che la Regione promuove percorsi per l’informazione e la sensibilizzazione «sull’affettività, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere» e persino «corsi di formazione per il personale scolastico e seminari d’informazione per i genitori»: un indottrinamento bello e buono dei nostri figli, studiato nei minimi dettagli! Addirittura con l’art.4 si vuole  “sensibilizzare” (ovvero costringere!) le aziende del territorio a «dotarsi di certificazioni di conformità agli standard di responsabilità sociale», delegando le associazioni LGBT a monitorare le imprese private sul rispetto di questi “standard” e sulla presenza di eventuali discriminazioni: un ricatto degno dell’URSS di altri tempi!!! Ovviamente guai a chi osa andare contro la proposta o anche solo avanzare dubbi: l’ultima “vittima” degli attacchi delle associazioni gay è stato il consigliere regionale del PD Andrea Smacchi, colpito pure dal “fuoco amico” del suo stesso partito! Smacchi, agli occhi dei “giudici LGBT”, si è reso colpevole di aver presentato un emendamento al testo  per il quale «Non costituiscono discriminazione, violenza […] il manifestare liberamente il proprio pensiero, le proprie opinioni», un principio costituzionale che dovrebbe essere scontato e sacro in una democrazia. Apriti cielo! Oltre alle solite accuse degli attivisti dell’Omphalos, è intervenuta persino la Presidente Marini in prima persona per silurare Smacchi e definire “inammissibile” l’emendamento… La vicenda dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quali sono le vere intenzioni delle associazioni LGBT: imporre la loro ideologia “fuorviante” ed eliminare ogni forma di dissenso e diversità di opinione!!! Di fronte a questo “bombardamento” propagandistico non si può più far finta di nulla: un plauso va a Simone Pillon e alle centinaia di partecipanti alla splendida fiaccolata di protesta in Corso Vannucci domenica; un plauso va anche a Sergio De Vincenzi che da Consigliere si sta battendo in tutti i modi per fermare questo scempio e all’opposizione del centrodestra che si sta mostrando unito. Ma LA PROTESTA DEVE PROSEGUIRE, continuare anche se la legge verrà approvata! I genitori umbri devono “scendere in campo”: vadano a sentire la discussione in Consiglio Regionale, protestino in piazza, non diano mai il consenso a questi “percorsi di sensibilizzazione” nelle scuole che vogliono lavare il cervello ai nostri figli e disorientarli, vigilino attentamente sulle attività scolastiche… Ci troviamo di fronte a un attacco senza precedenti contro la famiglia, quella composta da un papà, da una mamma e dai figli, l’unica vera famiglia naturale!!! L’ideologia gender è un disegno contro natura, che mira a capovolgere e distruggere le fondamenta della società, perché se non c’è più alcuna differenza tra uomo e donna, se non c’è più un padre e una madre allora non c’è più niente, c’è solo la morte del genere umano…
Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia