Il futuro della Pediatria all’Ospedale di Perugia da alcuni
giorni è diventato il tema predominante del dibattito politico e mediatico
umbro. La carenza cronica di personale sanitario, purtroppo, sta emergendo in
tutta la sua forza adesso, ma il problema è molto più vecchio, ha delle cause
ben più profonde. In questi giorni il PD, con in testa i “soliti” Bori e
Bistocchi, si sta distinguendo nel cavalcare l’onda mediatica e la polemica… Ma
con quale faccia il PD ha il coraggio di parlare ancora di sanità umbra e
attaccare la giunta e l’Assessore Coletto, in carica da meno di un anno?
Davvero vogliono farci credere che i problemi di Pediatria sono nati soltanto
adesso, dopo le ben note vicende di “Sanitopoli”? Vicende nelle quali il
reparto di pediatria è stato in più occasioni coinvolto: ricordiamo le famose
intercettazioni in cui emergeva la volontà di dare una metaforica «bastonata tra i denti» alla Professoressa
Susanna Esposito, che non si era piegata a ricatti e soprusi! In quelle
occasioni non abbiamo sentito una sola protesta da parte di Bori e dei suoi
compagni… Possiamo comprendere benissimo e far nostre le preoccupazioni di
quelle associazioni che pretendono
spiegazioni e garanzie sul futuro del reparto, ma da Bori, dal PD e dalla
sinistra non accettiamo francamente nessuna lezione su come far ripartire la
sanità che loro stessi hanno gestito fino a ieri, facendo danni a livello di
gestione e di immagine!!! Come dicevamo, i problemi in Pediatria, purtroppo,
sono molto profondi e toccano innanzitutto la governance del reparto: dall’agosto 2013 al 2015 il reparto era in
buone mani, affidato al Professor Alberto Verrotti, che rivestiva la carica di
Direttore della Struttura Complessa della Clinica Pediatrica dell’Azienda
Ospedaliera, come Professore Associato. Nel 2015 il Professor Verrotti tornò in
Abruzzo dove divenne Professore Ordinario e da quel momento sono iniziati i problemi per la Pediatria di Perugia che si
è trovata scoperta, con un solo ricercatore universitario a disposizione. La
Direzione della clinica venne allora provvisoriamente affidata al Dott.
Maurizio Stefanelli in qualità di facente funzioni, in attesa di un Professore
indicato dall’Università, visto che la clinica pediatrica in convenzione è a direzione
universitaria. Dopo vari approcci in Italia con diversi Professori Associati
di Pediatria (di cui uno in servizio all’Ospedale Bambin Gesù che vinse il
concorso bandito da Professore Associato ma non prese servizio) l’Università di
Perugia bandì un posto da Professore Ordinario e la scelta dell’Università,
tramite concorso, cadde sulla professoressa Susanna Esposito, all’epoca in servizio
a Milano come Professore Associato. Il resto è storia nota e il triste epilogo
della Professoressa costretta ad andarsene a Parma ancora oggi grida vendetta,
ma su questo il silenzio del PD fa molto, molto rumore… Alla Esposito, al termine
della sospensione, non fu restituita la guida della Pediatria e la
Professoressa preferì trasferirsi a Parma, avendo avuto la opportunità di
vincere il concorso da Professore Ordinario là bandito. Oggi il reparto è guidato dal Prof. Giuseppe
Di Cara, l’unico ricercatore di cui
sopra, nel frattempo diventato Professore Associato. La giunta e
l’Assessore Coletto, insieme al nuovo commissario Marcello Giannico, si trovano
quindi a fronteggiare una situazione molto delicata, figlia di problemi ben più
intricati e profondi, come abbiamo descritto sopra. Si dice purtroppo che molti
pediatri, oggi, hanno riserve nell’accettare di trasferirsi a Perugia proprio
per la mancanza di una governance
stabile e per le note vicende giudiziarie e di cronaca che hanno travolto
l’Azienda Ospedaliera lo scorso anno. Siamo preoccupati anche per la Scuola di
specializzazione di Pediatria: quale sarà il suo futuro…? Per fronteggiare
l’emergenza e garantire il servizio nel reparto si sta adottando una soluzione
“tampone” fino a fine anno, con medici “esterni”, in attesa del concorso per 5
posti a tempo indeterminato, le cui procedure dovrebbero concludersi entro
l’anno. L’Assessore Coletto e il
Direttore Regionale Dario dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter
lavorare serenamente e prendere in autonomia tutte le decisioni sulla sanità e la coalizione di centro-destra dovrebbe far
quadrato intorno a loro, a partire dalla Presidente Tesei... Coletto e Dario rappresentano le uniche
speranze di vero cambiamento nella sanità, cambiamento necessario per attirare
le migliori figure professionali per l’azienda Sanitaria di Perugia e gli altri
ospedali dell’Umbria, se necessario anche da fuori Regione. Le migliori menti
della sanità umbra, a poco a poco, stanno andando via, tra trasferimenti e
pensionamenti: se non verranno adeguatamente rimpiazzate la nostra sanità, e
insieme ad essa la nostra Università, rischiano una crisi senza precedenti!
Carla Spagnoli Presidente Movimento
per Perugia