Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

mercoledì 24 febbraio 2016

Il triste compleanno della caramella Rossana, la Perugina smantella il reparto




"Il triste compleanno della caramella Rossana, la Perugina smantella il reparto"
Quest’anno la tanto amata caramella “Rossana” compie 90 anni. Nel 1926, infatti, dalle mani e dal genio della mia bisnonna Luisa nasce questa caramella, il cui nome è dovuto a Roxanne, la dama amata da Cyrano de Bergerac nel celebre romanzo di Rostand. Lo squisito contrasto del gusto zuccherino con la dolce crema di mandorle e rhum all’interno ha fatto della “Rossana” un’icona del marchio Perugina, insieme al “Bacio”.

La “Rossana” rappresenta l’autentica trasposizione nel mondo delle caramelle di quei connotati già consolidati da Perugina sul cioccolato: eleganza e raffinatezza, unite alla ricchezza e alla bontà del prodotto. Il tutto unito a quell'ammiccamento al mondo dei sentimenti, strada già percorsa dal “Bacio”, completato da un pizzico di sensualità che ne ha fatto, da sempre, la signora in rosso delle caramelle italiane. Eppure non ci risulta che la Nestlè o i Sindacati ad oggi stiano organizzando eventi per celebrare i 90 anni delle caramelle “Rossana”, un vero peccato se si pensa che la Perugina potrebbe avvantaggiarsi di questa pubblicità per rilanciarsi sul mercato… Ci vorrebbe poco per dare una svolta: è bastata una scena del film “La Giovinezza” di Paolo Sorrentino per dare un’impennata alla vendita delle “Rossana”: un giapponese a Perugia, dopo aver visto il film, ne comprò addirittura 36 chili! Che cosa sarebbero oggi le “Rossana”, con un po’ di pubblicità in più

 Ogni marchio concorrente ci invidia questa caramella longeva, che ha fatto la storia della Perugina e del made in Italy, e farebbe di tutto per promuoverla! Oggi in Perugina sembra che il reparto caramelle, insieme a quello dei biscotti e della confiserie, sia in “fase di smantellamento”… I sindacati continuano a parlare e a presentare ipotetici Piani Industriali per cercare di salvare la faccia agli occhi degli operai. La realtà, però, vede i lavoratori allarmati e preoccupati e il clima, allo stabilimento Perugina di San Sisto, è sempre più pesante! Si teme il peggio per il prossimo 2 marzo, giorno in cui la Nestlè presenterà il vero Piano Industriale (non quello di carta dei Sindacati!)… Che cosa ne sarà delle caramelle “Rossana”? Cari Sindacati, come volete celebrare i 90 anni delle “Rossana”? Che eventi ci sono in programma? È impensabile anche solo ipotizzare che un prodotto come la “Rossana”, cuore della Perugina, possa scomparire, ma i dubbi sul futuro restano e le paure aumentano! Un triste compleanno quello delle “Rossana”, ci auguriamo che non sia l’ultimo…

martedì 23 febbraio 2016

Sanità, il “nuovo” che avanza…


Walter Orlandi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, è stato promosso a Direttore regionale per Salute, welfare, organizzazione e risorse umane, divenendo il vero “dominus” dell’intera sanità umbra. Catiuscia Marini ha puntato tutto su di lui, anche a costo di una crisi di governo che ormai è nota e sotto gli occhi di tutti. La Marini continua a dire che la nomina di Orlandi è stata fatta in base al curriculum e all’esperienza, ma davvero il curriculum di Orlandi è come ci vogliono far credere? Sul sito dell’ospedale di Perugia è pubblicato il curriculum del direttore Orlandi: si parla di 84 pubblicazioni, di progetti di qualità, di “Ospedale accreditato” e di laboratori e dipartimenti realizzati. Un curriculum prestigioso, non c’è dubbio, ma è davvero oro ciò che luccica? Innanzitutto delle 84 pubblicazioni nessuna è stata pubblicata dalle più importanti riviste medico-scientifiche: per dimostrarlo basta andare sul motore di ricerca “Pubmed.org” che censisce oltre 30.000 riviste mediche e costituisce la “bibbia” delle riviste scientifiche; qui non c’è nessuna pubblicazione del dottor Walter Orlandi! Altri medici, anche umbri, possono contare su oltre 300 pubblicazioni e su più di 9.000 citazioni. Quante citazioni hanno le pubblicazioni di Orlandi? Il Direttore Generale ha fatto si pubblicazioni, ma su riviste come “GIMBE” e molte di queste pubblicazioni sono in realtà estratti e atti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia… Per quanto riguarda i progetti, nel c.v di Orlandi si parla di “Ospedale Paperless”, cioè senza carta, e di “Cartella clinica informatizzata”: ma quale ospedale senza carta! La carta a Perugia è dappertutto tra moduli da compilare, protocollare e mandare e cartelle cartacee (ogni medico e infermiere ha almeno 3 cartelle!). Un completo fallimento, come la “Cartella clinica informatizzata” costata circa un milione di euro: la cartella non funziona perché non c’è comunicazione né con gli altri ospedali né con i medici di medicina generale! Così medici e infermieri sono costretti a ricopiare a mano tutti gli esami, tutta la terapia e i referti della radiologia. Ci risulta che in certi casi i sanitari debbano compilare ben 5 moduli cartacei con le identiche informazioni anagrafiche del paziente! Davvero un bel successo, caro Direttore… Si parla di “Ospedale senza dolore”, progetto condivisibile ma che dovrebbe essere la normalità per un ospedale che si presenta come “eccellente”! Perché non si parla mai di progetti di alta chirurgia, d’innovazione, del Robot “Leonardo da Vinci” che fa pochissimi interventi rispetto alle altre regioni? Paradossale è l’ “Ospedale accreditato” citato nel curriculum: sono state accreditate strutture che ancora oggi hanno le barelle nei corridoi! Dove sono i servizi di qualità? Meglio stendere un velo pietoso… Orlandi si vanta anche dei dipartimenti e laboratori fatti e persino dell’account twitter per interagire con i cittadini (quali? Forse i suoi “compagni”?). Dice che il fenomeno barelle nei corridoi è stato risolto, eppure il 16 febbraio, al reparto MISEM, le barelle c’erano ancora… Che dice Orlandi del numero d’interventi chirurgici calati? Che ci dice dei tagli sull’aggiornamento scientifico di medici e infermieri? Adesso l’ospedale di Perugia, per ragioni di risparmio, è stato persino “svuotato” dei medici specialisti notturni! Di notte non ci sono più alcuni specialisti come, ad esempio, il gastroenterologo e l’ospedale è in mano a internisti non specialisti! E poi si parla di eccellenza e di qualità…? Perché nei sistemi di valutazione non vengono coinvolte società scientifiche esterne ma solo i sindacati? La Marini fa ancora leva sull’esperienza di Orlandi, ma se così fosse non ci sarà mai posto per i giovani in gamba e per idee fresche! Ha pienamente ragione l’ex assessore Barberini: è ora di cambiare!!!

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

martedì 9 febbraio 2016

Risposta al “politico” Leonelli…


Caro “politico” Leonelli, gli attacchi gratuiti e ineleganti che mi ha rivolto meritano da parte mia solo due righe di risposta. Lei ha ricordato l’impegno della Regione Umbria per far aprire la vertenza Perugina al Ministero dello Sviluppo Economico, cui è seguito l’incontro con i vertici Nestlè a Roma dello scorso 7 ottobre. Dov’era quel giorno la Presidente Marini? A me risulta che in quei giorni cruciali per il futuro dell’azienda la sua Presidente, invece di essere a Roma a far sentire la voce dei lavoratori Perugina, era “volata” alla mostra di Burri a New York, che peraltro veniva aperta il 9 ottobre… Alla richiesta di chiarimenti da parte del Movimento 5 Stelle proprio lei, consigliere Leonelli, prendeva le difese della Marini parlando di «polemica speciosa». All’incontro con i vertici Nestlè la Marini ha preferito mandare il vicepresidente Paparelli anziché difendere lei in prima persona la Perugina e i suoi lavoratori al Ministero e davanti la multinazionale! Le priorità, per la vostra amministrazione regionale, erano e sono ben altre… Per quanto riguarda il Comune di Perugia, signor Leonelli, le ricordo che l’attuale amministrazione si sta ancora occupando di riparare gli enormi danni lasciati in eredità dal suo partito! In merito alla querelle politica, il “politico” Leonelli non merita risposta, dato che non sono una politica di professione come lui… La polemica per me è chiusa: a questi attacchi ho già dato fin troppa importanza. Com’è cambiato il mondo! Una volta erano i “comunisti” a difendere i lavoratori, oggi lo devono fare i “padroni”…


Carla Spagnoli

sabato 6 febbraio 2016

REPLICA DI CARLA SPAGNOLI A VINCENZO SGALLA - SEGRETARIO REGIONALE CIGL



Caro “Dottor” Vincenzo Sgalla, mi dispiace che se la sia presa così tanto per il mio accorato intervento sulla Perugina. Se sono intervenuta, e se continuo a intervenire, è perché io amo la Perugina e ho a cuore le sue sorti, perché sono la pronipote di Luisa Spagnoli che la Perugina l’ha fondata e perché sono umbra e italiana! Lo stesso amore che provo io dovrebbe averlo anche lei, dal momento che è stato eletto segretario CGIL anche pe difendere l’azienda e i suoi lavoratori. Io ho avanzato critiche nei confronti dei sindacati che “si piccano” a presentare i Piani Industriali delle aziende, non ho mosso alcuna critica verso gli operai, che ho sempre difeso e continuo a difendere! Lei vorrebbe spiegarmi che cosa hanno fatto i sindacati negli ultimi vent’anni per la Perugina, io continuo a dire che i sindacati sono stati e sono la rovina dell’azienda! Per anni avete fatto il bello e il cattivo tempo alla Perugina: i primi anni eravate troppo invadenti (minacciavate persino i boicottaggi dei prodotti), ora siete assenti!! Non una parola avete detto a proposito dei baci “Lanvin”, non una parola sui prodotti fatti all’estero e spacciati per “Perugina” e potrei continuare ancora… Caro “Dottor” Sgalla, se mi avesse contattato prima per scambiare due parole, e non adesso, forse avrebbe evitato di dire così tante e grossolane inesattezze! Lei mi ha invitato a «rivitalizzare Città della Domenica, pensata 50 anni fa dalla straordinaria Luisa Spagnoli»: prima di fare certe “sparate”, Dottor Sgalla, forse avrebbe dovuto informarsi. Ma la fiction lei l’ha vista??? 50 anni fa la mia bisnonna era già morta da tempo!! Lo splendido parco è nato nel 1963, quasi 30 anni dopo la morte di Luisa e venne fondato da mio nonno Mario Spagnoli, non da sua madre! Sarebbe meglio che ripassasse un po’ di storia perugina, caro Sgalla… Città della Domenica oggi è proprietà di Mariella Spagnoli, erede diretta di Luisa, figlia del fondatore Mario e sorella di Lino Spagnoli, mio padre: io con il parco non c’entro nulla!!! Caro “Dottor” Sgalla, se un giorno avrà voglia sarò io a parlarle della storia della mia famiglia, così la informo un po’… Nel frattempo, invece di occuparsi di me, si preoccupi di tutelare i lavoratori della Perugina, ancora allarmati per i possibili 200/300 esuberi e lo smantellamento di interi reparti e prodotti storici! Forse sarò “nobile per diritto ereditario”, come afferma, ma lei è sicuramente nobile per “diritto sindacale ereditario”, dato che anche suo padre era sindacalista…

Documentario su Luisa Spagnoli

Davvero meraviglioso, da vedere tutto d'un fiato!



La vera storia di Luisa Spagnoli

venerdì 5 febbraio 2016

Perugina, una grande occasione persa…


In questi giorni tutta l’Italia ha riscoperto la figura grandiosa della mia bisnonna Luisa Spagnoli, una donna moderna vissuta 100 anni fa, attraverso la bellissima fiction trasmessa su Rai Uno. Anche la città di Perugia, grazie al sindaco Romizi, ha voluto omaggiarla con due grandi iniziative: la proiezione della fiction alla Sala dei Notari e l’intitolazione a Luisa Spagnoli di una rotatoria a San Sisto, rotatoria che si trova di fronte lo stabilimento Perugina-Nestlè. La scoperta della personalità di Luisa, così grande dal punto di vista imprenditoriale e umano, ha entusiasmato tutti perché poco si conosceva di lei. Tutti tranne i rappresentanti della Nestlè, della Regione e dei Sindacati della Perugina, la cui assenza e il cui silenzio sono stati “assordanti”… Nessuno di loro è stato presente alla proiezione della fiction alla Sala dei Notari lunedì e martedì (tranne Marco Squarta), da loro non è giunto nessun commento a proposito e nessuno di loro si è degnato di partecipare alla cerimonia d’inaugurazione della rotatoria! Un vero peccato, se si pensa che questa era l’occasione perfetta per portare alla ribalta nazionale la questione Perugina e per rilanciare veramente l’azienda a livello mediatico e produttivo… Invece la Perugina-Nestlè è stata assente da tutto e su tutto, anche a livello locale, ma questo nessuno sembra averlo notato! La Nestlè continua a tacere dimostrando ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la sua volontà di smobilitare l’azienda e di disimpegnarsi dalla Perugina. La Regione e i sindacati hanno preferito “dormire” piuttosto che sollevare il problema di fronte all’intera nazione: forse, per loro, è più comodo così!  Eppure le nubi sul futuro dell’azienda e dei suoi 1000 lavoratori sono sempre più minacciose: lo spettro dei 200/300 esuberi continua a incombere sui dipendenti, moltissimi stagionali non sono più stati richiamati, quelli rimasti vedono sempre più ridotte le ore di lavoro, mentre assistiamo impotenti all’eliminazione di prodotti storici che non vengono sostituiti, allo smantellamento di interi reparti di produzione, all’assoluta mancanza di programmazione, marketing e pubblicità e persino al taglio del presidio medico interno… Un’azienda, orgoglio della nostra città e del Made in Italy, che appare abbandonata al suo destino! I sindacati, anziché difendere i lavoratori, si “piccano” a presentare improbabili Piani Industriali, mentre la regione, in primis la presidente Marini, continua imperterrita a sminuire il problema e a evitare persino di parlare di Perugina. I lavoratori della Perugina avranno sicuramente guardato la fiction e saranno orgogliosi della fondatrice Luisa Spagnoli e dell’azienda nella quale hanno lavorato e lavorano e non possono né devono accettare un epilogo così umiliante e immeritato di un’azienda, la Perugina, e di un marchio simbolo di Perugia e dell’Italia che ha saputo cogliere e interpretare il nostro costume in ogni tempo.

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

giovedì 4 febbraio 2016

Piano Industriale per la Perugina, una nuova “favola”?


Nella riunione del Coordinamento nazionale tenutasi a Milano lo scorso 19 gennaio la Nestlè ha annunciato la presentazione del Piano Industriale della Perugina, prevista il prossimo 10 febbraio nella sede regionale di Confindustria in via Palermo. La notizia è stata accolta come una svolta per il futuro dell’azienda, ma siamo sicuri che sia proprio così? La situazione all’interno della fabbrica di San Sisto è disastrosa e molto tesa, tanto che ormai anche i sindacati iniziano ad allarmarsi… Gli investimenti continuano a essere una chimera, la dismissione dei reparti caramelle e biscotti pare imminente e lo spettro dei circa 200 esuberi sembra essere sempre più reale, alla faccia del problema che non c’era! Oggi le certezze sono nulle ma per anni il problema è stato negato o sminuito dalla multinazionale che invece di investire su marketing e programmazione ha preferito fare soltanto progetti vaghi e azioni tattiche per tenere buoni i dipendenti… Dove sono stati i sindacati? Perché in questi anni hanno “dormito”? Ora stanno iniziando gli scioperi, ma a che servono se il marchio sta morendo? Questa è la triste realtà della Perugina, un’azienda dove la parola “innovazione” da decenni è diventata un’utopia, con la Nestlè che ha deciso di eliminare prodotti storici senza sostituirli (basti pensare alle caramelle “Cinzia” o al torrone “Nigro”)… Nel 2015 appena trascorso i volumi produttivi allo stabilimento di San Sisto sono scesi per la prima volta sotto le 25.000 tonnellate! E la pubblicità dei prodotti Perugina? Inesistente, se si esclude quella per i “Baci” a San Valentino. In questi anni la Nestlè ha continuato a far leva sulla crisi economica per giustificare i cali di produzione e la mancanza di investimenti, ma se c’è la crisi come mai i marchi concorrenti stanno avendo risultati positivi, ben diversi da quelli della Perugina? È evidente che Nestlè stia tirando i remi in barca e che non ci sia alcuna volontà di investire sull’azienda per rilanciarla. Che cosa ci dirà di nuovo il prossimo Piano Industriale? Che cosa ci racconteranno i manager Nestlè? Forse le solite “favole”? Che fine faranno i lavoratori e gli stagionali dell’azienda? Che fine faranno i reparti dei biscotti, della confiserie e delle caramelle? Ricordiamo che quest’anno ricorrono i 90 anni delle mitiche caramelle “Rossana”, simbolo storico del marchio Perugina: forse è il loro ultimo compleanno? Cosa intende fare Nestlè per celebrare questo importantissimo evento? Queste sono le domande alle quali la multinazionale svizzera dovrebbe rispondere, altrimenti il Piano Industriale sarà solo un bel “libro dei sogni” per mascherare la “smobilitazione” della nostra Perugina…

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

lunedì 1 febbraio 2016

FICTION LUISA SPAGNOLI

Fiction Luisa Spagnoli, alla Sala dei Notari la diretta streaming Eventi a Roma





Lunedì 1 e martedì 2 febbraio andrà in onda su Rai1, in prima serata, l’attesa fiction dedicata alla vita dell’imprenditrice perugina Luisa Spagnoli, per la regia di Lodovico Gasparini.
Per l’occasione, sarà possibile assistere alla visione in diretta streaming di entrambe le puntate dal sito rai.it alla Sala dei Notari, su iniziativa del Comune di Perugia. L’appuntamento, a partire dalle ore  21,00, è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
La fiction, girata a Perugia, Torino, Biella, racconta la vita e l’impresa di una donna di umili origini, Luisa Spagnoli, che, con caparbia e determinazione, riuscì a superare le difficoltà ed i retaggi culturali della propria epoca per affermarsi nel mondo dell’imprenditoria; dal celebre Bacio Perugina alla moda.
Ad interpretare la Spagnoli sarà uno dei volti più amati della televisione italiana: Luisa Ranieri; Vinicio Marchioni vestirà i panni del marito Annibale mentre Matteo Martari sarà Giovanni Buitoni.

DIRETTA STREAMING:
http://www.perugiatoday.it/eventi/diretta-streaming-fiction-luisa-