L’Umbria da sempre è, per la sua
storia, i suoi splendidi borghi e le sue caratteristiche, una regione che vive
dei suoi monumenti, del suo paesaggio ma anche dei suoi eventi (pochi), delle
sue feste religiose e soprattutto di sagre. Tuttavia la burocrazia e le
Istituzioni stanno lentamente ma inesorabilmente uccidendo queste tradizioni
con continue restrizioni, imposizioni, “lacci e lacciuoli”! L’ultimo duro colpo
a questi eventi è arrivato lo scorso anno da una circolare del Capo della
Polizia che obbliga addirittura ad avere un «adeguato numero di steward professionali inseriti in apposite liste
delle Prefetture», costi che ricadono interamente sugli organizzatori!!! Questa
circolare mette dei paletti francamente insostenibili per tutti quei cittadini
e Pro loco che VOLONTARIAMENTE e
senza chiedere nulla in cambio offrono il proprio tempo e il proprio servizio
per sagre e feste che sono l’anima di un territorio, soprattutto in Umbria dove
spesso rappresentano l’unico mezzo per tenere unite intere comunità e dare vita
a moltissimi paesi e piccoli comuni, oggi sempre più deserti!!! Questo è il
modo di tutelare e valorizzare certe realtà, con la loro storia e le loro
tradizioni millenarie? Certe misure vanno bene, ma solo per grandi eventi come
concerti, cortei, eventi speciali e particolari, non certo per sagre paesane o
feste patronali!! Purtroppo la circolare del Capo della Polizia non fa
distinzioni e così in molte parti d’Italia numerosi eventi sono stati
cancellati e anche in Umbria si rischia grosso, dal momento che i piccoli
comuni, i cittadini dei vari borghi, le associazioni e le Pro loco territoriali
non sono in grado di sostenere gli aspetti organizzativi e i costi non
indifferenti per adeguarsi agli standard… Già una festa agricola millenaria
come quella di Sant’Eurosia e San Faustino a Narni quest’anno non si farà per
colpa di questi paletti, come denunciato dal Corriere dell’Umbria… Quante altre
sagre e feste umbre rischiano di fare la stessa fine e di morire? Mi chiedo
dove sono i parlamentari umbri e soprattutto dove fossero quei parlamentari del
PD che fino a pochi mesi fa stavano nella maggioranza di Governo: che cosa
hanno fatto per tutelare i territori e le loro sagre? Dov’erano mentre venivano
imposti certi vincoli assurdi? Perché non hanno detto una parola e parlano solo
oggi, a ridosso delle sagre previste? Eppure una volta per il vecchio Partito
Comunista Italiano queste erano il “fiore all’occhiello” dei paesi e anche una
fonte di sostentamento per i circoli… Il PD di oggi, erede del PCI, è sempre
più lontano dalla gente, dai lavoratori, dai territori e strizza l’occhio a
Confindustria, all’alta finanza, ai poteri forti, e per questo perde sempre più
voti!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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