Movimento per Perugia

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mercoledì 30 maggio 2018

Sagre, perché no?



L’Umbria da sempre è, per la sua storia, i suoi splendidi borghi e le sue caratteristiche, una regione che vive dei suoi monumenti, del suo paesaggio ma anche dei suoi eventi (pochi), delle sue feste religiose e soprattutto di sagre. Tuttavia la burocrazia e le Istituzioni stanno lentamente ma inesorabilmente uccidendo queste tradizioni con continue restrizioni, imposizioni, “lacci e lacciuoli”! L’ultimo duro colpo a questi eventi è arrivato lo scorso anno da una circolare del Capo della Polizia che obbliga addirittura ad avere un «adeguato numero di steward professionali inseriti in apposite liste delle Prefetture», costi che ricadono interamente sugli organizzatori!!! Questa circolare mette dei paletti francamente insostenibili per tutti quei cittadini e Pro loco che VOLONTARIAMENTE e senza chiedere nulla in cambio offrono il proprio tempo e il proprio servizio per sagre e feste che sono l’anima di un territorio, soprattutto in Umbria dove spesso rappresentano l’unico mezzo per tenere unite intere comunità e dare vita a moltissimi paesi e piccoli comuni, oggi sempre più deserti!!! Questo è il modo di tutelare e valorizzare certe realtà, con la loro storia e le loro tradizioni millenarie? Certe misure vanno bene, ma solo per grandi eventi come concerti, cortei, eventi speciali e particolari, non certo per sagre paesane o feste patronali!! Purtroppo la circolare del Capo della Polizia non fa distinzioni e così in molte parti d’Italia numerosi eventi sono stati cancellati e anche in Umbria si rischia grosso, dal momento che i piccoli comuni, i cittadini dei vari borghi, le associazioni e le Pro loco territoriali non sono in grado di sostenere gli aspetti organizzativi e i costi non indifferenti per adeguarsi agli standard… Già una festa agricola millenaria come quella di Sant’Eurosia e San Faustino a Narni quest’anno non si farà per colpa di questi paletti, come denunciato dal Corriere dell’Umbria… Quante altre sagre e feste umbre rischiano di fare la stessa fine e di morire? Mi chiedo dove sono i parlamentari umbri e soprattutto dove fossero quei parlamentari del PD che fino a pochi mesi fa stavano nella maggioranza di Governo: che cosa hanno fatto per tutelare i territori e le loro sagre? Dov’erano mentre venivano imposti certi vincoli assurdi? Perché non hanno detto una parola e parlano solo oggi, a ridosso delle sagre previste? Eppure una volta per il vecchio Partito Comunista Italiano queste erano il “fiore all’occhiello” dei paesi e anche una fonte di sostentamento per i circoli… Il PD di oggi, erede del PCI, è sempre più lontano dalla gente, dai lavoratori, dai territori e strizza l’occhio a Confindustria, all’alta finanza, ai poteri forti, e per questo perde sempre più voti!

Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia

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