Sindacati sconfessati
pubblicamente dagli stessi operai e bocciati su tutta la linea! Questa è la
sentenza inappellabile, e per certi aspetti storica, che è uscita dallo
stabilimento Colussi di Petrignano d’Assisi, dove il 28 e 29 maggio si sono
tenute le votazioni delle assemblee dei lavoratori a proposito dell’accordo
integrativo firmato dall’azienda e da CGIL, CISL e UIL…. Questo voto è stata
una doccia gelata per i sindacalisti, che “incensavano” l’accordo e parlavano
di «rinnovo
positivo» senza nemmeno aver prima consultato i lavoratori: il risultato è
stato che a Petrignano, su 341 votanti,
i NO all’accordo integrativo sono stati 229, i SI 101, il No ha prevalso con
ben 128 voti di scarto!!! È vero che negli altri stabilimenti di Tavarnelle
e Fossano ha prevalso il SI, tuttavia l’esito delle votazioni non cambia, dal
momento che Petrignano è di gran lunga il primo stabilimento Colussi per numero
di lavoratori, nonché cuore ed anima dell’azienda! Complessivamente il NO
all’accordo ha prevalso per circa 12 voti… Un’autentica batosta per i
sindacalisti di casa nostra e per la loro credibilità, ormai prossima allo zero
agli occhi degli operai! Un’eccezione è rappresentata dall’UGL Agroalimentare
che fin dal primo momento si è schierata con i lavoratori, ha ascoltato le loro
preoccupazioni (a differenza degli altri…) e ha avanzato critiche verso un
accordo che prevedeva gli ennesimi sacrifici sulla pelle dei lavoratori in
materia di flessibilità oraria e premi di produzione! Al Segretario Provinciale
dell’UGL agroalimentare Massimo Morelli va il nostro plauso. Fin da subito
avevamo denunciato il clima di malcontento diffuso tra i lavoratori Colussi e
avevamo espresso dei dubbi su un accordo integrativo che i sindacalisti
esaltavano «con soddisfazione» e definivano “positivo”, “significativo”,
“importante”, quasi fosse “il migliore dei mondi possibili”: neanche i manager
dell’azienda, forse, si sono spinti a tanto negli elogi!!! Questa è la prova
lampante della distanza abissale tra i sindacalisti di oggi e la realtà del
mondo del lavoro, la dimostrazione che i sindacati, che dovrebbero essere
portavoce delle istanze dei lavoratori, oggi sono più “amici” e “testimonial”
delle multinazionali e dei “padroni” piuttosto che degli operai… Non è bastato
nemmeno cambiare all’ultimo minuto le modalità di voto e venir meno a
precedenti accordi tra le sigle per evitare l’ennesima figuraccia!!! Con quale
credibilità questi sindacalisti pensano ancora di rappresentare i lavoratori
nelle trattative? Non sono ancora “sazi” di prendere batoste in Perugina e in
Colussi? Il Dottor Michele Greco, segretario FLAI-CGIL Umbria, è soddisfatto
dell’ennesima “figura”…? C’è qualcuno che in questo paese trae le conseguenze
dei propri fallimenti e bocciature e se ne prende le responsabilità…?
Carla
Spagnoli
Presidente
Movimento per Perugia
Quando chi governa un'azienda non da più la giusta importanza all'energia che viene dal basso (operai) il suo fallimento e ormai prossimo.
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