In merito al nostro intervento
intitolato «Colussi, gli operai bocciano
i sindacalisti», pubblicato nel primissimo pomeriggio di ieri, ci preme
fare una precisazione che rettifica un passo dell’articolo: nella serata del 30
maggio 2018, ci è giunta la notizia che alle votazioni sull’ipotesi di accordo
integrativo Colussi hanno partecipato, in un momento diverso dal voto degli
operai dei tre stabilimenti produttivi, anche gli impiegati degli Uffici di
Milano, i quali si sono espressi per il SI all’accordo firmato da azienda e
sindacati. Quindi il risultato finale
complessivo del voto, che fino alla giornata del 30 maggio aveva visto il NO
prevalere sul Si in base ai risultati degli stabilimenti di Petrignano
d’Assisi, Tavarnelle e Fossano, dopo gli Uffici di Milano è stato ribaltato e ha visto la vittoria definitiva del SI con circa 17 voti di scarto. L’accordo integrativo pertanto è passato.
Ne prendiamo atto e rispettiamo pienamente l’esito delle consultazioni e
soprattutto il parere di tutti i dipendenti Colussi: non a caso, in un altro
nostro intervento, avevamo scritto che sospendevamo il nostro giudizio
sull’accordo in attesa del voto, perché il parere dei lavoratori conta più di tutto
e di tutti! Ci chiediamo solo perché gli Uffici di Milano hanno votato il 30
maggio mentre negli altri stabilimenti il 28-29 maggio, forse sarebbe stato
meglio far votare tutti nello stesso momento per avere da subito un quadro
definitivo più chiaro… Comunque accettiamo gli aggiornamenti del voto e non
esitiamo a farli nostri, tuttavia confermiamo quanto abbiamo scritto nel resto
dell’intervento, rimangono intatte le nostre critiche ai sindacati e ribadiamo
ancora una volta la questione che abbiamo posto: c’è un problema SERIO di rappresentanza della classe operaia e di una
distanza sempre più marcata tra sindacati e mondo del lavoro e degli operai in
particolare!!! Anche se il SI all’Accordo Integrativo ha prevalso, resta il
dato INOPPUGNABILE e grave che a Petrignano d’Assisi, principale stabilimento e
cuore storico della Colussi, il NO ha vinto con 128 voti in più rispetto al SI
e quindi gli operai hanno bocciato sonoramente la linea di quei sindacati che
hanno firmato l’accordo e si sono subito affrettati ad elogiarlo. Resta il
fatto che il SI ha prevalso ma non di molto e ciò è indicativo di come ci sia
tra gli operai un certo malcontento e delle dolorose tra dipendenti di cui
nessuno sente il bisogno. I sindacati
non possono non tenerne conto!!! La classe operaia e le sue istanze
dovrebbero essere la ragione profonda d’esistenza di un sindacato, la missione
principale della sua azione: da tempo, in Perugina e nello stabilimento Colussi
di Petrignano, non è più così… La questione della rappresentanza degli operai
è, soprattutto in Umbria, più attuale che mai ed è arrivato il momento per il
Sindacato di riflettere su questo e prendersi le sue responsabilità: certi
sindacalisti umbri, da tempo, hanno perso la loro credibilità di portavoce
degli operai!!!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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