La Valnerina e la sua gente sono
state dimenticate! A distanza di 5 mesi dalle prime scosse che hanno devastato
il territorio la situazione per i terremotati è ferma al palo… Dopo il sisma
del 24 agosto su 89 famiglie di Norcia che hanno avuto diritto a un modulo
abitativo, solo 20 hanno ottenuto una casetta in legno (ci sono pure ritardi
nella consegna…!). Beffa delle beffe, l’assegnazione è avvenuta a inizio
gennaio per sorteggio, come si trattasse di una “lotteria” o una “ruota della
fortuna”… E le famiglie colpite dal terremoto del 30 ottobre? Quando otterranno
una casetta? Renzi non aveva detto che tutti avrebbero avuto una casa prima
dell’inverno? Solo parole, solo “sfilate” a Norcia… Oggi gli sfollati di San
Pellegrino e Ancorano dormono ancora nelle tende nonostante le temperature
sotto lo 0, peraltro ampiamente annunciate! Dove sono gli “interventi” promessi
dallo Stato? Dove sono le casette e le stalle per gli allevatori? Qual è la
ricostruzione? Gli edifici sono distrutti, i capannoni sono in gran parte
crollati o presentano gravi lesioni, ma nessuno si è fatto vedere per le dovute
verifiche e i sopralluoghi! Persino la scelta di mandare le persone negli
alberghi è stata gestita male e senza criterio: parliamo di hotel sul
Trasimeno, lontani dalle zone colpite, dove la gente si sente fuori dal mondo e
scaricata dalle Istituzioni, hotel pagati 40 euro al giorno per ogni persona
ospitata. Recentemente è stato annunciato peraltro che i terremotati dovranno
rimanere negli alberghi almeno fino a marzo: in questo modo continuiamo a
spendere ingenti risorse sottraendole alla ricostruzione! E le famiglie che
hanno scelto l’autonoma sistemazione invece degli alberghi? Per loro nessuna
tutela, soltanto la miseria di 250 euro
mensili a persona! Ricordiamo che si tratta di gente rimasta a Norcia non
per capriccio, ma perché non può abbandonare le attività, il bestiame e le
coltivazioni: vogliamo uccidere pure quel che resta di vivo in Valnerina…? In
questi giorni stanno pure arrivando i “container collettivi” da 48 posti ciascuno:
che senso ha portarli oggi? Questi container erano necessari nell’immediato,
dopo le prime scosse, ora la gente chiede di tornare a vivere e di avere una casa
propria! Si parla tanto di ricostruire le chiese, con benefattori tanto
pubblicizzati dai media: bene, ma prima è urgente finanziare le attività
artigianali e commerciali e ricostruire le stalle per gli allevatori. La gente
della Valnerina, gente forte e combattiva, è ormai stremata dai continui
ritardi e dall’assenza delle istituzioni, sia a livello statale che regionale e
comunale: molte famiglie sono state costrette a fare da sole e ad acquistare a
loro spese casette, roulotte, tendostrutture e stalle provvisorie, contando
solo su aiuti privati. Anche la burocrazia sta uccidendo le loro speranze: ci
risulta che ci siano stati casi di benefattori pronti a donare moduli abitativi
o a montare stalle ma impediti dalle autorità per varie ragioni burocratiche! E
le 700 casette di legno vuote del terremoto del 1997 “ferme” in Umbria? Gli
sfollati, per averle, dovrebbero presentare i certificati di inagibilità che
richiedono i soliti tempi “biblici”! Ma come si può chiedere l’inagibilità a
gente che vive “stipata” in tende e che non può nemmeno avvicinarsi alla
propria casa!!! Tra i terremotati c’è tanta amarezza, figlia del senso di
abbandono che li ha spinti a scendere in piazza a Roma, uniti per protestare davanti
a Montecitorio: uno Stato che abbandona i suoi cittadini è uno Stato fallito,
destinato a soccombere…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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