Movimento per Perugia

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mercoledì 1 febbraio 2017

Terremoto in Valnerina, da mesi solo prese in giro!


La Valnerina e la sua gente sono state dimenticate! A distanza di 5 mesi dalle prime scosse che hanno devastato il territorio la situazione per i terremotati è ferma al palo… Dopo il sisma del 24 agosto su 89 famiglie di Norcia che hanno avuto diritto a un modulo abitativo, solo 20 hanno ottenuto una casetta in legno (ci sono pure ritardi nella consegna…!). Beffa delle beffe, l’assegnazione è avvenuta a inizio gennaio per sorteggio, come si trattasse di una “lotteria” o una “ruota della fortuna”… E le famiglie colpite dal terremoto del 30 ottobre? Quando otterranno una casetta? Renzi non aveva detto che tutti avrebbero avuto una casa prima dell’inverno? Solo parole, solo “sfilate” a Norcia… Oggi gli sfollati di San Pellegrino e Ancorano dormono ancora nelle tende nonostante le temperature sotto lo 0, peraltro ampiamente annunciate! Dove sono gli “interventi” promessi dallo Stato? Dove sono le casette e le stalle per gli allevatori? Qual è la ricostruzione? Gli edifici sono distrutti, i capannoni sono in gran parte crollati o presentano gravi lesioni, ma nessuno si è fatto vedere per le dovute verifiche e i sopralluoghi! Persino la scelta di mandare le persone negli alberghi è stata gestita male e senza criterio: parliamo di hotel sul Trasimeno, lontani dalle zone colpite, dove la gente si sente fuori dal mondo e scaricata dalle Istituzioni, hotel pagati 40 euro al giorno per ogni persona ospitata. Recentemente è stato annunciato peraltro che i terremotati dovranno rimanere negli alberghi almeno fino a marzo: in questo modo continuiamo a spendere ingenti risorse sottraendole alla ricostruzione! E le famiglie che hanno scelto l’autonoma sistemazione invece degli alberghi? Per loro nessuna tutela, soltanto la miseria di 250 euro mensili a persona! Ricordiamo che si tratta di gente rimasta a Norcia non per capriccio, ma perché non può abbandonare le attività, il bestiame e le coltivazioni: vogliamo uccidere pure quel che resta di vivo in Valnerina…? In questi giorni stanno pure arrivando i “container collettivi” da 48 posti ciascuno: che senso ha portarli oggi? Questi container erano necessari nell’immediato, dopo le prime scosse, ora la gente chiede di tornare a vivere e di avere una casa propria! Si parla tanto di ricostruire le chiese, con benefattori tanto pubblicizzati dai media: bene, ma prima è urgente finanziare le attività artigianali e commerciali e ricostruire le stalle per gli allevatori. La gente della Valnerina, gente forte e combattiva, è ormai stremata dai continui ritardi e dall’assenza delle istituzioni, sia a livello statale che regionale e comunale: molte famiglie sono state costrette a fare da sole e ad acquistare a loro spese casette, roulotte, tendostrutture e stalle provvisorie, contando solo su aiuti privati. Anche la burocrazia sta uccidendo le loro speranze: ci risulta che ci siano stati casi di benefattori pronti a donare moduli abitativi o a montare stalle ma impediti dalle autorità per varie ragioni burocratiche! E le 700 casette di legno vuote del terremoto del 1997 “ferme” in Umbria? Gli sfollati, per averle, dovrebbero presentare i certificati di inagibilità che richiedono i soliti tempi “biblici”! Ma come si può chiedere l’inagibilità a gente che vive “stipata” in tende e che non può nemmeno avvicinarsi alla propria casa!!! Tra i terremotati c’è tanta amarezza, figlia del senso di abbandono che li ha spinti a scendere in piazza a Roma, uniti per protestare davanti a Montecitorio: uno Stato che abbandona i suoi cittadini è uno Stato fallito, destinato a soccombere…

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

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