Da
lunedì inizieranno i lavori per il raddoppio selettivo e l’elettrificazione
della linea FCU Sant’Anna-Ponte San Giovanni, con conseguente chiusura della
tratta per un lungo periodo (si parla di 800 giorni). Dunque, a distanza di un
anno dall’aggiudicazione del bando di gara, “si parte”… Tuttavia ci sono dei
dubbi che attendono una risposta: innanzitutto, una volta elettrificata la
linea Sant’Anna-Ponte San Giovanni, i treni elettrici “Minuetto” torneranno a
viaggiare a pieno ritmo? Oggi di questi quattro treni, presentati nel 2008 e
costati circa 18 milioni, tre sono in deposito perché mancano i pezzi di ricambio,
nonostante la FCU sia già elettrificata da Terni a San Sepolcro! A che sono
serviti i “Minuetto” e le sottostazioni elettriche in questi anni? Con la nuova
linea elettrificata riusciranno a trovare i pezzi di ricambio…? Un’altra
questione riguarda la forte pendenza della tratta Sant’Anna-Ponte San Giovanni,
che è del 60 per mille: i treni elettrici saranno in grado di transitare su
questa linea? Anche sul bando di gara e sui relativi finanziamenti ci sono dei
dubbi: infatti nel progetto originario contenuto negli accordi di programma non
si parlava di “raddoppio selettivo” ma di raddoppio vero e proprio, con tanto
di 30 milioni stanziati dal Ministero e con tanto di inaugurazione del
raddoppio Sant’Anna-Pallotta nel 2004, costato circa due milioni di euro e mai
utilizzato, oggi abbandonato a se stesso! Con il raddoppio selettivo si è
passati a 20 milioni di euro di base: e i 10 milioni di euro in più già
stanziati per il primo progetto? Ci sono ancora…? Infine un’ultima riflessione
è doverosa: nonostante gli svariati milioni di euro spesi in questi anni per la
linea ferroviaria, la FCU si trova in uno stato di agonia, con treni diesel
vecchi e obsoleti, una manutenzione inesistente da troppo tempo, il raddoppio
Cesi-Terni mai entrato in funzione e inutile e la tratta Umbertide-Città di
Castello ancora chiusa (e non si sa quando partiranno i lavori per la sua
sistemazione)! Nonostante la gentilezza e la professionalità del personale di
bordo, gli utenti continuano a subire e sopportare disservizi e disagi di ogni
tipo, pagando però biglietti e abbonamenti cari! Con la diramazione
Sant’Anna-Ponte San Giovanni che resterà chiusa per più di due anni (come
minimo), quanti utenti “scapperanno” dalla FCU? Questi utenti verranno
recuperati una volta finiti i lavori? Tra qualche anno che ne sarà della FCU…?
Carla
Spagnoli
Presidente
Movimento per Perugia
Nessun commento:
Posta un commento