Come semplici cittadini perugini
che amano la nostra città vorremmo dire la nostra a proposito della diatriba
Guasticchi-Guarducci su Eurochocolate, senza voler essere difensori dell’uno o
accusatori dell’altro. Sappiamo che l’evento Eurochocolate ha diviso i perugini
fin dalla sua fondazione nel 1993. Per alcuni, la manifestazione viene vista
come fonte di confusione che non porta duraturi benefici alla città e al suo
centro storico… Tuttavia è innegabile che, uscendo dai confini dell’Umbria,
Eurochocolate è visto come un evento attrattivo per i turisti e rende famosa la
nostra Perugia che ogni anno ad ottobre si riempie di gente, proprio come
vorremmo noi! Certo, si può discutere sull’organizzazione, sulla natura
dell’evento e sulla sua ubicazione, ma non si può negare che con Eurochocolate
non si incrementa solo il turismo ma anche il guadagno degli esercizi
commerciali, a vantaggio di tutta la città! L’ex presidente della Provincia
Guasticchi ha dato la colpa della sconfitta di Perugia capitale europea della
cultura 2019 alla fama di Eurochocolate che, secondo lui, oscurerebbe le
bellezze artistiche e paesaggistiche della città… Noi crediamo francamente che
la sconfitta di Perugia 2019 sia da attribuire agli errori e all’immobilismo
della politica umbra, che non ha saputo dare un’immagine di Perugia degna di
una capitale culturale europea: basti pensare a come (non) è stata affrontata
l’emergenza sicurezza e droga o alla vergognosa vicenda della chiesa di San
Bevignate… Cosa hanno fatto i politici per far vincere Perugia? Le istituzioni
locali, tra cui la provincia governata da Guasticchi fino a pochi giorni fa,
dove sono state in questi anni? Perché non hanno proposto delle alternative
all’evento Eurochocolate, tali da rilanciare il nostro centro? Perché
Guasticchi ha dato il patrocinio della Provincia alla manifestazione, se questa
era un danno per il capoluogo umbro? Noi pensiamo che Eurochocolate, così
com’è, possa anche essere ripensato, ma prima bisogna ideare alternative valide
per ripensarlo: non si può solo distruggere, bisogna anche saper costruire e
proporre! Le alternative non mancherebbero certo: perché, ad esempio, non si
pensa a un grande evento alimentare che valorizzi le tradizioni e le tipicità
dei territori umbri? A Perugia abbiamo l’Università dei Sapori, riconosciuta a
livello internazionale per la sua qualità ed eccellenza nella cultura
dell’alimentazione: le istituzioni potrebbero collaborare con questa scuola,
magari per organizzare un grande evento di cucina che potrebbe benissimo
attrarre gente al pari di Eurochocolate… Oppure, se si vuole promuovere un
evento culturale o per le famiglie, potremmo benissimo guardare alle esperienze
delle altre città: a Lucca, ad esempio, ogni anno si organizza a cavallo tra
ottobre e novembre il “Lucca Comics & Games”, una fiera dedicata al
fumetto, all’animazione e ai giochi che ogni anno attira migliaia di famiglie
con i figli e turisti da ogni parte che vengono ad ammirare Lucca e il suo
centro storico, bello come il nostro: perché un evento simile non viene
organizzato a Perugia? Sarebbe un’ottima idea per riportare le nostre famiglie
e nostri figli nel centro storico! Con questi eventi potrebbe decollare il
turismo, potrebbe rivivere il nostro centro e Perugia, con le sue bellezze
artistiche e naturali, potrebbe rinascere come vera città culturale europea, al
di là di Eurochocolate!
Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
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