Quello che sta succedendo allo stabilimento ex Piselli di
Pierantonio rappresenta purtroppo una triste pagina della storia gloriosa
dell’azienda dolciaria umbra, oggi proprietà del gruppo Tedesco SRL. Questi i
fatti: nel 2017 la proprietà decide di licenziare in tronco due operai addetti
alla consegna e di spostare un terzo
operaio ad altra mansione. A detta della stessa Tedesco, un operaio è stato
licenziato «per un esubero di personale nel
reparto distributivo» :
una riorganizzazione, secondo la CISL, discutibile, dal momento che in azienda
lavorano decine di interinali (come scritto anche nel Verbale dell’Ispettorato
del Lavoro)! L’altro operaio, invece, è stato licenziato mentre era in malattia
perché, per l’azienda, stava svolgendo un’altra attività lavorativa: peccato
che il dipendente in malattia era a casa ed era uscito solo dietro richiesta di
persone che, secondo quanto affermato sui giornali dalla CISL, erano
investigatori privati! I tre operai in questione sono tutti iscritti alla CISL
e hanno subito questi provvedimenti dopo che gli addetti alla consegna avevano
richiesto un inquadramento contrattuale migliore per le loro mansioni (da IV a
III livello professionale), richiesta del tutto legittima e normale in
qualsiasi contrattazione aziendale… Sulla vicenda si è pronunciato
l’Ispettorato del Lavoro di Perugia che tre mesi fa, con il Verbale Unico di
Accertamento e Notificazione, ha ricostruito tutta la storia e ha da un lato
giudicato “infondata” la richiesta di innalzamento di livello degli operai, ma
dall’altro ha riconosciuto che i tre addetti alla consegna (più un quarto che
nel frattempo si è dimesso) hanno subito veri e propri atti discriminatori da
parte di Tedesco e ha obbligato l’azienda a reintegrarli! L’Ispettorato ha
provveduto anche a depositare tutti gli atti in Procura. Gli operai non sono
ancora stati reintegrati e la Tedesco ha già annunciato ricorso al Giudice del
Lavoro… Gli Ispettori nel verbale parlano esplicitamente di intento discriminatorio
e di condotta plurioffensiva di Tedesco verso i lavoratori CISL e, in
particolare, verso l’operaio demansionato, condotta volta a creare divisioni
tra i lavoratori e a mettere in cattiva luce i tesserati CISL, con accuse e
persino provvedimenti disciplinari e richieste danni!!! Ai lavoratori licenziati e a tutti gli iscritti alla CISL della ex
Piselli va la mia personale vicinanza e solidarietà. In tutta questa triste
vicenda, però, c’è un aspetto che mi colpisce: il silenzio generale dei
colleghi di lavoro ma soprattutto l’assoluta mancanza di solidarietà dell’altra
sigla sindacale presente alla ex Piselli, che è pure maggioritaria: la
FLAI-CGIL!!! Già, quella FLAI-CGIL il cui segretario regionale è il Dott.
Michele Greco, reduce dai “fatti” in Perugina e in Colussi, dove gli operai di
Petrignano a maggio hanno bocciato l’accordo integrativo da lui sostenuto!
Dov’è il Dott. Greco? Dov’è la solidarietà sua e del suo sindacato verso i due
padri di famiglia licenziati e verso i colleghi della CISL? Non ci risulta una
dichiarazione di Greco in merito, non una sola parola! Anzi, pare che la CGIL
in passato abbia parlato di «fatto
gravissimo» contro un addetto alle consegne ritenuto colpevole di aver rotto
delle ciaramicole durante la consegna e quindi sanzionato: peccato che
l’arbitrato abbia assolto l’operaio e annullato la sanzione!!! E questo è un sindacato che difende i
lavoratori? Cosa ne pensa il Dott. Greco dell’indennità contrattuale E.G.R che
spetta di diritto ai lavoratori che non hanno aderito all’accordo integrativo
2017? Ci risulta che quest’indennità, che si aggira sui 250 euro, non sia ancora
stata riconosciuta! Cosa ancora più grave, all’interno dello stabilimento è
circolato un volantino, firmato genericamente dai “Dipendenti della Tedesco
SRL” ma anonimo, nel quale si attacca la CISL di ledere la dignità dei
lavoratori e dell’azienda e di pensare ai «privilegi di pochi», invece che solidarizzare con gli operai licenziati o il
dipendente demansionato! Un volantino che si commenta da solo, vigliacco in
tutto il suo anonimato… A chi giova questa “guerra tra poveri”? Questa sarebbe
la difesa e la tutela dei lavoratori? Dov’è finita l’etica e la solidarietà
sindacale che compattava i lavoratori, invece che dividerli? Di quest’etica, da
tempo, si è persa ogni traccia!!!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento
per Perugia
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