Lo scorso maggio Nestlè aveva
annunciato la volontà di inserire nei Baci Perugina la nocciola “Tonda Francescana”®, dopo aver partecipato ad un tavolo tecnico
con la Regione e l’Università di Perugia (Fondazione Agraria) sull’argomento.
La “Tonda Francescana”® è una
varietà di nocciola creata dai ricercatori dell’Università di Perugia, protetta
da brevetto europeo: un enorme potenziale per la nostra regione, una grande
opportunità per l’agricoltura regionale perché in grado di attirare investitori
e di offrire un prodotto molto richiesto sul mercato. Ottima idea quella di
Nestlè, non c’è dubbio: se il progetto andasse in porto, ci sarebbero territori
collinari valorizzati, nuovi posti di
lavoro, occasioni per gli agricoltori e soprattutto importanti investimenti
per la ricerca e l’ammodernamento delle tecniche agricole. Insomma, una vera e
propria boccata d’ossigeno per l’agricoltura umbra e per la sofferente economia
dell’Umbria. Tutto questo grazie all’eccellente lavoro della nostra Università
e della Fondazione Agraria! Eppure, a distanza di quasi due mesi dall’annuncio
di Nestlè non si è saputo più niente, tutto tace: da parte della Regione non
sembra muoversi nulla a sostegno del progetto, anzi sembra che la Giunta abbia
già negato il suo ok ad un primo progetto presentato dalla multinazionale
svizzera, che prevedeva investimenti sulla coltivazione delle nocciole, accordi
di collaborazione con imprenditori del settore disposti a finanziare il
progetto e nuovi posti di lavoro… Presidente Marini, potrebbe gentilmente
chiarire la posizione della sua maggioranza in merito? Quali sono le vostre “volontà”?
Perché non è stato ancora firmato un accordo per dare il via al piano, così vantaggioso
per la nostra regione? Quali sono i problemi, quali i dubbi? Perché, a distanza
di due anni dalla sua nascita, la “Tonda
Francescana”® non viene valorizzata e sostenuta per come si deve dalle
Istituzioni, nonostante sia pure brevettata? Avere nocciole umbre in un
prodotto come i Baci Perugina, simbolo di un’intera città e regione, porterebbe
un grande ritorno in termini di lavoro ma anche di immagine, e legherebbe
ancora di più il Bacio al suo territorio e rafforzerebbe la sua identità umbra!
Perché quindi questo immobilismo e prendere tempo della Regione…? Perché gettare
alle ortiche un’occasione di rilancio unica? Nel frattempo ad Alba la FERRERO
ha siglato il primo accordo di filiera in Umbria con la Pro Agri (consorzio di
produttori agricoli). Grazie a questo accordo si punta nei prossimi cinque anni
a coltivare fino a 700 ettari di noccioli nei territori collinari alto
tiberini, con la Ferrero che si impegna ad acquistare il 75% della produzione e
a fornire agli agricoltori umbri la propria esperienza, le proprie conoscenze e
competenze sulle nocciole e la loro coltivazione. Ben vengano questi accordi e
gli investimenti in Umbria di un’azienda, come la Ferrero, che è sinonimo di
garanzia e che da sempre guarda ai territori in maniera egregia e valorizza i
suoi lavoratori! Ora attendiamo i fatti anche per la nocciola “Tonda Francescana”® che riguardano
un’azienda, la Perugina Nestlè, simbolo della nostra città: fatti, non perdite di tempo e proclami!!!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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