I recenti risultati elettorali
rappresentano in Umbria l’ennesimo “schiaffo” ad un sistema di potere che per
70 anni ha fatto il bello e il cattivo tempo in tutta la regione. La vittoria
schiacciante del centro-destra in tutti i collegi umbri ha dato un “avviso di
sfratto” al PD e ai compagni e alla loro politica disastrosa e arrogante che ha
portato l’Umbria tra i fanalini di coda per sviluppo, occupazione, collegamenti
e tra i primi posti in termini di cittadini depressi! I “compagni” di sinistra
ormai da tempo hanno perso il contatto con la realtà, con il territorio, con la
gente, la sinistra un tempo sapeva ancora parlare con le classi popolari ma
oggi ha completamente smarrito la sua missione originaria e il suo “spirito
operaio” per diventare sempre più snob e “radical-chic”! L’ultima campagna
elettorale ne è stata la prova più lampante: niente proposte o argomenti da
affrontare, se non quello di evocare presunti “fantasmi del fascismo” con tanto
di caccia al “fascista” o presunto tale… Hanno “urlato” inesistenti pericoli di
“dittature razziste” e di squadrismi violenti quando gli unici violenti, a
parole e nei fatti, sono stati sempre loro!!! Nel frattempo, tra una
manifestazione antifascista e l’altra, c’erano, e ci sono ancora, quasi un
migliaio di posti di lavoro a rischio in tutta l’Umbria, nella Perugina ci sono
ancora 364 famiglie a rischio lavoro e con poche speranze per il futuro,
diventate da un giorno all’altro soltanto dei “numeri in esubero” grazie anche
a sindacalisti colpevoli di aver messo le loro firme (e la loro faccia) su
accordi “capestro”. I lavoratori non sono stati la priorità in campagna
elettorale e la sinistra ne ha fatte le spese! L’augurio è che il messaggio
lanciato dai cittadini diventi ancora più forte alle prossime elezioni
amministrative: c’è voglia di cambiamento, questa sinistra è arrivata al
capolinea e non “incanta” più nessuno! Il risultato del centro-destra, trainato
da una Lega dirompente, è andato oltre le più rosee aspettative: ora ci
aspettiamo che i nuovi deputati Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti,
Raffaele Nevi, Catia Polidori, Emanuele Prisco e i nuovi senatori Luca
Briziarelli, Donatella Tesei, Franco Zaffini, Fiammetta Modena e soprattutto
l’amico Simone Pillon, persona di grande valore eletto in Lombardia con la
Lega, sul quale riponiamo grandi speranze, portino finalmente in Parlamento la
nostra Regione e le sue gravi “precarietà”…
Carla Spagnoli
Nessun commento:
Posta un commento