Lunedì scorso, per l’ennesima
volta, la seduta del Consiglio Comunale di Perugia è stata chiusa in anticipo
per mancanza del numero legale dei consiglieri, dopo la verifica chiesta dal
socialista Nilo Arcudi. La chiusura anticipata ha impedito così la discussione
e votazione di vari atti e ordini del giorno. Ancora una volta i cittadini
perugini sono stati costretti ad assistere a questo «spettacolo indegno», come
è stato giustamente definito dal Presidente Varasano! I consiglieri assenti al
momento dell’appello, sia di maggioranza che di opposizione, dovrebbero
semplicemente vergognarsi per il loro “oltraggio” al senso istituzionale: si
ricordano, questi consiglieri, che sono stati eletti dal popolo? Si ricordano
che devono rappresentare il popolo in ogni seduta consiliare fino alla fine
delle votazioni? Perché invece molti consiglieri se la “svignano” dopo la
discussione dei loro atti? Il “troppo” lavoro in Consiglio forse li distrugge…?
Ancor più grave è stata l’assenza dei consiglieri di maggioranza: al momento
della verifica, come riportato sul Corriere dell’Umbria di martedì, nella
maggioranza erano presenti solo i consiglieri Mignini e Pastorelli, Pittola,
Numerini, Vignaroli, Gabriele Romizi, Nucciarelli, Leonardi, Castori, Luciani e
Sorcini. Dov’erano gli altri consiglieri di “centrodestra”? Non si rendono
conto che così mettono in difficoltà anche il sindaco Romizi e la sua
amministrazione? Questo è il modo di sostenere il percorso di cambiamento?
Perché questo atteggiamento incomprensibile? Forse è un modo, per qualcuno, di
esprimere malcontento per qualche posto non avuto…? Riteniamo infantile, invece,
il comportamento dei consiglieri del PD i quali, esclusa la consigliera Mori,
non hanno risposto all’appello pur essendo presenti in aula, dando così il loro
“prezioso contributo” alla fine anticipata della seduta. C’era proprio motivo
di far mancare il numero legale? Quale risultato politico hanno ottenuto con
questo atteggiamento? Questo è il senso istituzionale dimostrato dalla sinistra
perugina? I risultati di questi “capricci” e di questo ennesimo “teatrino” sono
stati il rinvio della discussione di atti comunali, anche importanti, l’aumento
del lavoro arretrato e una nuova figuraccia collezionata dai consiglieri e dal
Consiglio Comunale, l’istituzione che più di tutte dovrebbe essere vicina alla
gente e rappresentare gli interessi dei cittadini! A quanti altri “spettacoli
indegni” dovremo assistere ancora…?
Carla Spagnoli
Presidente del Movimento per
Perugia
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