Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

venerdì 27 marzo 2015

VIVIAMO NEL PERICOLO, NON POSSIAMO NON ACCORGERCENE!



Giovedì 12 Marzo, in una serata piuttosto mite, ho voglia di uscire… Scendo al bar sotto casa, prendo un caffè e compro le sigarette. Percorro lentamente Corso Tacito, taglio per Largo Villa Glori e mi accingo a percorrere il "solito" tour serale. In lontananza, all'altezza di Via Istria, sento delle urla con forte accento magrebino. Possibile che questi qua devono sempre urlare e far casino, dico tra me e me.
Ho voglia di tranquillità, taglio per Viale Rinascita e passo di fronte al “People”.
Do un'occhiata alla Piazza circostante, vedo dei tavoli con diverse persone per essere giovedì.
Incontro un conoscente e scambio due chiacchiere, fumiamo una sigaretta, poi decido di tornare verso casa, che la mattina ho la sveglia alle 7,00.
Qualche minuto dopo, nella stessa Piazza dove mi trovavo a chiacchierare, moriva il giovane David Raggi, un
ternano come me, un uomo rimasto per sempre ragazzo, barbaramente assassinato da un clandestino ubriaco, che senza alcun motivo gli ha tagliato la gola.
Sorvoliamo sul fatto che il magrebino è riuscito a scappare per circa un chilometro prima di essere bloccato
dalle forze dell'ordine e dalle decine di ragazzi che erano presenti in quel momento nella piazza… Lo stesso clandestino era stato precedentemente allontanato dal locale per mano di due agenti di polizia in
borghese, addirittura contestati da alcune persone presenti: il buonismo becero è sintetizzato proprio in questo!
Si capisce benissimo che siamo nell'epoca del "chi si fa i suoi affari, campa cent'anni", e non tutti sono eroi,
almeno fuori dai social network.
Ma se la paura posso perdonarla, ciò che non capisco è come possa ancora esistere gente talmente cieca da non riuscire a capire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la stragrande maggioranza dei reati contro la persona sono compiuti da clandestini extracomunitari: dagli omicidi stradali alle aggressioni, alle rapine finite in tragedia.
Sfatiamo il mito che i reati non hanno colore, non ho mai sentito nessun italiano, neppure il criminale più
incallito, sgozzare una persona senza alcuna ragione, per il semplice piacere di farlo.
Ricordiamo tutti il ghanese Adam Kabobo uccidere a picconate dei passanti per le strade di Milano. O l'ucraino Fedchenko ammazzare a pugni una donna a Milano, nell'agosto 2010… Capiamoli pure, perché vivono nel disagio, ma se loro vivono nel disagio, noi viviamo nell'insicurezza!
Lo Stato italiano, succube delle politiche migratorie volute dalla comunità europea, ha fallito nel suo dovere più importante: difendere l'incolumità della popolazione!
D'altronde ai soliti noti fa davvero comodo il "capitale" extracomunitario, cosa importa trovarci nel mezzo
delinquenti, spacciatori, ubriaconi ed assassini. Cosa importa delle aggressioni, scippi, tentativi di rapini finiti in tragedia che vedono coinvolti perlopiù clandestini irregolari?
Chiamateli pure rifugiati politici.
Sono necessarie misure drastiche per tutelare i cittadini, non dobbiamo arrivare ad istituire ronde pubbliche, è lo Stato di cui facciamo parte e al quale paghiamo fior di tasse che deve essere in grado di farlo. Le forze dell'ordine sono poche e messe nelle peggiori condizioni di svolgere il loro lavoro.
Abbiamo Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza a livello nazionale, ma anche polizia municipale, polizia provinciale, polizia locale che sono bravi ad elevare contravvenzioni, ma la pistola d'ordinanza a cosa serve allora?
Signor Sindaco di Terni, iniziamo a far lavorare anche il "braccio armato" del comune, non solo per dirigere il traffico perché di notte non occorre!
Iniziamo ad investire nella sicurezza urbana, anche se per lei la nostra incolumità non è un buon investimento come l’elargire soldi alle Arci per le politiche migratorie o come usare denaro pubblico per la pseudocultura mandata in malora dalla figlia "de lu lavandaro de Stroncone compare tuo"!
La nostra libertà di vivere con serenità, senza paura di uscire, di lasciar soli i nostri cari è morta assai prima del povero David. Viviamo nel pericolo, chi dice il contrario o è un pazzo, o un ipocrita!

Simone Ascani
Corrispondente Terni per il Movimento per Perugia

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