Giovedì 12 Marzo, in una serata
piuttosto mite, ho voglia di uscire… Scendo al bar sotto casa, prendo un caffè
e compro le sigarette. Percorro lentamente Corso Tacito, taglio per Largo Villa
Glori e mi accingo a percorrere il "solito" tour serale. In
lontananza, all'altezza di Via Istria, sento delle urla con forte accento
magrebino. Possibile che questi qua devono sempre urlare e far casino, dico tra
me e me.
Ho voglia di tranquillità,
taglio per Viale Rinascita e passo di fronte al “People”.
Do un'occhiata alla Piazza
circostante, vedo dei tavoli con diverse persone per essere giovedì.
Incontro un conoscente e scambio
due chiacchiere, fumiamo una sigaretta, poi decido di tornare verso casa, che la
mattina ho la sveglia alle 7,00.
Qualche minuto dopo, nella
stessa Piazza dove mi trovavo a chiacchierare, moriva il giovane David Raggi,
un
ternano come me, un uomo rimasto
per sempre ragazzo, barbaramente assassinato da un clandestino ubriaco, che
senza alcun motivo gli ha tagliato la gola.
Sorvoliamo sul fatto che il
magrebino è riuscito a scappare per circa un chilometro prima di essere
bloccato
dalle forze dell'ordine e dalle
decine di ragazzi che erano presenti in quel momento nella piazza… Lo stesso
clandestino era stato precedentemente allontanato dal locale per mano di due
agenti di polizia in
borghese, addirittura contestati
da alcune persone presenti: il buonismo becero è sintetizzato proprio in
questo!
Si capisce benissimo che siamo
nell'epoca del "chi si fa i suoi affari, campa cent'anni", e non
tutti sono eroi,
almeno fuori dai social network.
Ma se la paura posso perdonarla,
ciò che non capisco è come possa ancora esistere gente talmente cieca da non riuscire
a capire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la stragrande maggioranza dei
reati contro la persona sono compiuti da clandestini extracomunitari: dagli
omicidi stradali alle aggressioni, alle rapine finite in tragedia.
Sfatiamo il mito che i reati non
hanno colore, non ho mai sentito nessun italiano, neppure il criminale più
incallito, sgozzare una persona
senza alcuna ragione, per il semplice piacere di farlo.
Ricordiamo tutti il ghanese Adam
Kabobo uccidere a picconate dei passanti per le strade di Milano. O l'ucraino
Fedchenko ammazzare a pugni una donna a Milano, nell'agosto 2010… Capiamoli pure,
perché vivono nel disagio, ma se loro vivono nel disagio, noi viviamo
nell'insicurezza!
Lo Stato italiano, succube delle
politiche migratorie volute dalla comunità europea, ha fallito nel suo dovere
più importante: difendere l'incolumità della popolazione!
D'altronde ai soliti noti fa
davvero comodo il "capitale" extracomunitario, cosa importa trovarci
nel mezzo
delinquenti, spacciatori,
ubriaconi ed assassini. Cosa importa delle aggressioni, scippi, tentativi di
rapini finiti in tragedia che vedono coinvolti perlopiù clandestini irregolari?
Chiamateli pure rifugiati
politici.
Sono necessarie misure drastiche
per tutelare i cittadini, non dobbiamo arrivare ad istituire ronde pubbliche, è
lo Stato di cui facciamo parte e al quale paghiamo fior di tasse che deve
essere in grado di farlo. Le forze dell'ordine sono poche e messe nelle
peggiori condizioni di svolgere il loro lavoro.
Abbiamo Polizia, Carabinieri,
Guardia di Finanza a livello nazionale, ma anche polizia municipale, polizia
provinciale, polizia locale che sono bravi ad elevare contravvenzioni, ma la
pistola d'ordinanza a cosa serve allora?
Signor Sindaco di Terni, iniziamo
a far lavorare anche il "braccio armato" del comune, non solo per
dirigere il traffico perché di notte non occorre!
Iniziamo ad investire nella
sicurezza urbana, anche se per lei la nostra incolumità non è un buon
investimento come l’elargire soldi alle Arci per le politiche migratorie o come
usare denaro pubblico per la pseudocultura mandata in malora dalla figlia
"de lu lavandaro de Stroncone compare tuo"!
La nostra libertà di vivere con
serenità, senza paura di uscire, di lasciar soli i nostri cari è morta assai
prima del povero David. Viviamo nel pericolo, chi dice il contrario o è un
pazzo, o un ipocrita!
Simone Ascani
Corrispondente Terni per il
Movimento per Perugia
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