L’emergenza posti letto e le
barelle nei corridoi del “Santa Maria della Misericordia” di Perugia sono sotto
gli occhi di tutti e sembra quasi la “normalità”… Il Direttore sanitario
Manuela Pioppo adesso sta pensando a una soluzione: nascondere la polvere sotto
il tappeto! Infatti si parla di portare le camere di degenza previste per due
posti letto a tre posti. Alla camera 12 del reparto MISEM sono già stati
sistemati tre letti, con il terzo letto messo in fondo al posto del tavolo per
i pasti e senza neppure il campanello d’allarme… Il problema barelle comporta un ulteriore
problema: il paziente non viene ricoverato nel reparto che più gli compete ma
in quello con meno barelle. Quindi in gastroenterologia abbiamo malati
pneumologici o geriatrici, in nefrologia pazienti gastroenterologici, in pneumologia pazienti
con sanguinamento intestinale! Il
personale sanitario, oltre a essere sovraccaricato di lavoro, è anche costretto
al trattamento di pazienti non consoni al reparto dove sono ricoverati, e
quindi si hanno anche minori competenze, attitudine, capacità a trattare quel
tipo di malati! Un vero caos e una continua mancanza di attenzione alla qualità
del servizio, alla faccia delle raccomandazioni del ministro Lorenzin che
invita ad una sempre maggiore appropriatezza di cui si riempiono la bocca anche
i dirigenti dell'Azienda ospedaliera di Perugia! Il problema barelle non si
risolve con “mezzi interventi” o nascondendo la polvere sotto il tappeto, ma
con alcune misure di politica sanitaria regionale che coinvolgano globalmente
tutto l'assetto organizzativo della regione che, allo stato attuale delle cose,
è un caos indicibile con sovrapposizioni, mancanza di competenze, trasferimenti
continui da ospedali fino all'azienda ospedaliera. Ancora oggi all’interno
dell’ospedale vi sono interi piani
lasciati vuoti, con camere attrezzate di ossigeno, luci speciali e tutto…
Il IV piano è stato addirittura destinato agli uffici della direzione medica e
ogni dirigente ha il suo studio, mentre molti ricoverati vengo lasciati nei
corridoi anche per giorni! La camere di questi piani, una volta adibite a
degenza, potrebbero benissimo accogliere i pazienti sulle barelle: Direttore
Orlandi e Presidente Marini, perché quest’ipotesi non viene presa in
considerazione? Forse perché comporterebbe l’assunzione di nuovi infermieri? Ma
la salute e la dignità dei malati ricoverati dovrebbe venir prima di ogni
logica di risparmio! L’eccellenza di una sanità regionale, cara Marini, deve
essere giudicata anche dalla qualità dei servizi e dell’assistenza ai
cittadini, non solo dal tenere i conti in ordine… E a proposito di conti ci
giunge notizia che non ci sia settimana che l'Azienda ospedaliera non perda una
causa o civile o penale. Sono oramai diverse le cause che l'Azienda ospedaliera
è stata chiamata a risarcire con i soldi dei contribuenti che potrebbero essere
spesi in maniera più idonea per servizi ed infermieri. Torneremo su questo
aspetto anche perché nuove cause, nuove denuncie, nuovi aspetti giuridici si
addensano sul cielo dell'Azienda ospedaliera di Perugia che, speriamo,
contrariamente a quanto ha fatto finora, smetta di pagare profumatamente
avvocati molto cari sebbene famosi del foro di Perugia, salvo poi perdere e
risarcire con decine e decine di migliaia di euro i danneggiati. La cecità di non
voler conciliare di fronte a evidenti colpe e mancanze, utilizzando i soldi dei
contribuenti, è un atteggiamento scandaloso, da censurare, e
di cui, almeno politicamente, qualcuno dovrà rendere conto…
Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
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