Ritorniamo a parlare della nostra
“Perugina”… La Nestlè, nonostante le denunce e gli incontri con le istituzioni,
ancora oggi non ha presentato un piano industriale per rilanciare il
marchio! Da parte della multinazionale
fin qui tante parole e promesse, ma investimenti zero, al contrario sono sempre
più evidenti le “prove tecniche” di smobilitazione allo stabilimento di San
Sisto: basti pensare ai volumi produttivi, che nel 2015 scenderanno per la
prima volta nella storia della “Perugina” sotto le 25.000 tonnellate o agli
investimenti (non) fatti dalla Nestlè per la pubblicità dei prodotti
“Perugina”! L’ultima pubblicità promossa da Nestlè è stata quella del “Papiro
Buitoni”, mentre non c’è alcuna pubblicità né dei prodotti storici del marchio
(come le caramelle “Rossana” e o le tavolette) né dei prodotti innovativi come
il “Bacio Rosso”, il “Nero Perugina” o i “Nudi Perugina”, prodotti lanciati sul
mercato senza alcuna organizzazione di marketing commerciale e di pubblicità:
tutto il contrario di quello che fanno i marchi concorrenti! Persino sui “Baci”
la Nestlè non ha saputo né voluto progettare un’adeguata ed efficace campagna
promozionale… Di certo non siamo noi che dobbiamo insegnare a una
multinazionale come fare pubblicità: se in questi anni la Nestlè non ha
valorizzato e pubblicizzato i prodotti “Perugina” è perché c’è un progetto di
disimpegno dall’azienda pensato da tempo! E che dire dei negozi “Perugina”? Il
negozio del centro storico di Perugia ormai è vecchio e obsoleto, e che dire
del negozio di Milano… Trovare il negozio “Perugina” a Milano, se uno già non
sa dove si trova, è un’impresa, perché è “nascosto” in un angolo di via Foro
Bonaparte, tra un bar e la Decathlon… Una volta entrati, si vedono esposti
anche i prodotti “chocostore” di Guarducci, come la “cazzuola” di cioccolato
eccetera: ma così i prodotti “Perugina” vengono sminuiti e viene snaturata
l’eleganza che contraddistingueva lo stile “Perugina”! Chi entra si chiederà:
siamo in un negozio “Perugina” o in quello di un altro “cioccolataio”? La
Perugina, cuore della nostra Perugia e fiore all’occhiello del Made in Italy,
un tempo era azienda leader indiscussa nel settore del cioccolato mentre oggi,
insieme ai suoi lavoratori, è lasciata a se stessa dalla Nestlè… Dove sono i
politici? Perché i parlamentari umbri, di destra e di sinistra, non trovano una
sinergia e fanno fronte comune nell’interesse della Perugina? Perché nessuno
chiede alla Nestlè quali siano le sue reali intenzioni sulla Perugina, prima
che sia troppo tardi?
Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
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