Movimento per Perugia

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martedì 17 marzo 2015

Perugina, dove sono gli investimenti?


Ritorniamo a parlare della nostra “Perugina”… La Nestlè, nonostante le denunce e gli incontri con le istituzioni, ancora oggi non ha presentato un piano industriale per rilanciare il marchio!  Da parte della multinazionale fin qui tante parole e promesse, ma investimenti zero, al contrario sono sempre più evidenti le “prove tecniche” di smobilitazione allo stabilimento di San Sisto: basti pensare ai volumi produttivi, che nel 2015 scenderanno per la prima volta nella storia della “Perugina” sotto le 25.000 tonnellate o agli investimenti (non) fatti dalla Nestlè per la pubblicità dei prodotti “Perugina”! L’ultima pubblicità promossa da Nestlè è stata quella del “Papiro Buitoni”, mentre non c’è alcuna pubblicità né dei prodotti storici del marchio (come le caramelle “Rossana” e o le tavolette) né dei prodotti innovativi come il “Bacio Rosso”, il “Nero Perugina” o i “Nudi Perugina”, prodotti lanciati sul mercato senza alcuna organizzazione di marketing commerciale e di pubblicità: tutto il contrario di quello che fanno i marchi concorrenti! Persino sui “Baci” la Nestlè non ha saputo né voluto progettare un’adeguata ed efficace campagna promozionale… Di certo non siamo noi che dobbiamo insegnare a una multinazionale come fare pubblicità: se in questi anni la Nestlè non ha valorizzato e pubblicizzato i prodotti “Perugina” è perché c’è un progetto di disimpegno dall’azienda pensato da tempo! E che dire dei negozi “Perugina”? Il negozio del centro storico di Perugia ormai è vecchio e obsoleto, e che dire del negozio di Milano… Trovare il negozio “Perugina” a Milano, se uno già non sa dove si trova, è un’impresa, perché è “nascosto” in un angolo di via Foro Bonaparte, tra un bar e la Decathlon… Una volta entrati, si vedono esposti anche i prodotti “chocostore” di Guarducci, come la “cazzuola” di cioccolato eccetera: ma così i prodotti “Perugina” vengono sminuiti e viene snaturata l’eleganza che contraddistingueva lo stile “Perugina”! Chi entra si chiederà: siamo in un negozio “Perugina” o in quello di un altro “cioccolataio”? La Perugina, cuore della nostra Perugia e fiore all’occhiello del Made in Italy, un tempo era azienda leader indiscussa nel settore del cioccolato mentre oggi, insieme ai suoi lavoratori, è lasciata a se stessa dalla Nestlè… Dove sono i politici? Perché i parlamentari umbri, di destra e di sinistra, non trovano una sinergia e fanno fronte comune nell’interesse della Perugina? Perché nessuno chiede alla Nestlè quali siano le sue reali intenzioni sulla Perugina, prima che sia troppo tardi?

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

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