A Roma come a Perugia si sta
discutendo in questi giorni sulla proposta di istituire un “quartiere a luci
rosse” dove esercitare la prostituzione impunemente… Siamo assolutamente
contrari a questa proposta che riteniamo la solita “mezza misura” all’italiana
che non affronta alla radice la questione e che porterà alla nascita di “zone
di serie B” degradate e in mano ai criminali dediti allo sfruttamento della prostituzione!
Il tema è molto più ampio e non può limitarsi alle “sparate” del sindaco Marino
o del consigliere comunale di sinistra Nilo Arcudi… Il problema principale è la
Legge Merlin del 1958 che ha disposto la chiusura delle “case di tolleranza” in
Italia, una legge ipocrita che ha portato solo danni al paese: le prostitute adesso
stanno sulle strade (prima la prostituzione sulla strada era quasi assente!),
c’è una totale assenza di controlli medici, lo Stato non può esigere alcuna
imposta dalle attività delle prostitute che guadagnano tutto in nero e
soprattutto le grandi organizzazioni criminali hanno fatto enormi profitti con
lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di giovani schiave! Io sono
fiera di essere stata tra le promotrici nel 2008 di un referendum per la
riapertura delle “case di tolleranza” e per l’abrogazione della Legge Merlin.
Chi oggi governa dovrebbe avere il coraggio di affrontare seriamente il
problema e di legalizzare le “case chiuse”, seguendo magari il modello adottato
in Germania dove la prostituta viene considerata a tutti gli effetti una
“professionista” che paga regolarmente le imposte allo Stato ed esercita la sua
professione all’interno di appartamenti o dei “Frei Korper Kultur” (FKK),
ricevendo periodiche visite mediche e frequenti controlli fiscali e legali. Le
prostitute in Germania possono anche riunirsi in sindacati per tutelare i loro
diritti e trattare con lo Stato le migliori politiche da adottare in materia!
Inoltre in Germania lo Stato dispone anche di un database anagrafico di tutte
le prostitute del paese per impedire sia lo sfruttamento della prostituzione da
parte della malavita sia il reato di prostituzione minorile, duramente punito
dai tedeschi! Perché non esportare il modello tedesco in Italia? Queste sarebbero
le soluzioni serie per affrontare il problema, invece delle solite proposte
campate per aria e delle solite “boutade” lanciate dai nostri politici!
Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
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