La scorsa settimana il PD ha
organizzato a Perugia un convegno sull’emergenza carceri, evitando però
d’invitare i rappresentanti del SAPPE, il più rappresentativo sindacato di
Polizia Penitenziaria… In un paese dove tutto è al rovescio, tutti si
preoccupano per i carcerati ma nessuno spende una parola per le condizioni dei
nostri agenti penitenziari! I nostri politici fanno a gara per vittimizzare i
carcerati, ma le vere vittime di questa tragica emergenza sono proprio i
poliziotti penitenziari, carcerati senza aver commesso alcun crimine. Gli
agenti di Polizia Penitenziaria vengono trattati dallo Stato di cui sono
servitori peggio di criminali e carcerati: Donato Capece, segretario generale
del SAPPE, ha denunciato che da anni lo Stato non paga ai poliziotti né gli
avanzamenti di carriera né le indennità e che gli agenti devono pagare
addirittura l’affitto per l’uso delle stanze in caserma…. Come dire, si paga
per stare in carcere da innocenti! Nello steso tempo assassini, ladri,
stupratori, spacciatori e altri criminali continuano a godere di indulti,
sconti di pena e decreti “svuota carceri”…L’ultima vergogna di questo governo
Renzi in tema di carceri è stata l’istituzione, fatta con un “blitz” estivo, di
un indennizzo economico giornaliero di 8 euro al giorno per i carcerati! E i
soldi per la Polizia Penitenziaria dove sono? Perché non vengono pagati gli
avanzamenti di carriera, le indennità e gli straordinari ai poliziotti? Tutti
parlano dei suicidi e degli atti di autolesionismo dei carcerati, ma perché non
si parla degli oltre 100 suicidi di agenti della Polizia Penitenziaria negli
ultimi 10 anni? Inutile fare convegni di belle parole sulla situazione
penitenziaria se poi non si invitano i rappresentanti del SAPPE, gli unici in
grado di raccontare la nuda e cruda realtà, che vivono sulla loro pelle giorno
e notte! La nostra Polizia Penitenziaria, nonostante i continui tagli e le
carenze d’organico, svolge con zelo un lavoro eccezionale anche a tutela dei
detenuti: nei primi sei mesi del 2014, nelle carceri di Perugia, Terni, Spoleto
e Orvieto, sono stati ben 10 i tentati suicidi sventati dai nostri agenti! Chi
è che soccorre i detenuti quando stanno male o compiono atti di autolesionismo?
Chi interviene per sedare le risse in carcere? Chi è che deve affrontare le
sempre più frequenti rivolte nelle carceri? Gli agenti di Polizia
Penitenziaria! Ma di questo i nostri politici e la sinistra preferiscono non
parlare e lasciare che la Polizia Penitenziaria venga abbandonata dallo Stato!
Carla Spagnoli
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