In questo clima di campagna elettorale la tutela delle Forze
dell’Ordine sembra essere un argomento marginale, quasi dimenticato… Il
“solito” Matteo Renzi, specialista di fake-news, continua a vantarsi per avere
aumentato lo stipendio delle Forze dell’ordine e per aver riconosciuto gli 80
euro anche alle Forze Armate. Per carità, siamo assolutamente favorevoli a
questi aumenti, ma cosa centrano con la questione sicurezza? Forse gli aumenti
di stipendio risolvono il problema dei balordi nelle strade? Forse migliorano i
livelli di sicurezza reale e percepita dei cittadini? Eppure di problemi sulla
sicurezza e sulla tutela delle Forze dell’Ordine ce ne sono parecchi e ci
sarebbero delle proposte concrete e realizzabili, se solo si ascoltasse la voce
dei nostri poliziotti e carabinieri: un problema ormai cronico è la carenza di organico ma soprattutto la mancanza di turnover! Basti pensare
alla Questura di Perugia: qui l’età media di agenti e ispettori è di circa 48
anni, mancano poliziotti sotto i 35 anni e da tempo lo Stato non manda più
agenti neoassunti a Perugia come prima destinazione. Perché? Questo comporta
che per le strade di Perugia, nelle volanti addette al controllo del
territorio, troviamo poliziotti con più di 50 anni, costretti a fare dei turni
notturni massacranti! Come si può pensare che questi poliziotti abbiano la
stessa prontezza, forza e agilità di criminali spesso molto più giovani, se non
giovanissimi, soprattutto in caso di fughe o colluttazioni? Come si può
lavorare con un organico carente di circa 40
unità? Eppure a Perugia le Forze dell’Ordine non stanno chiedendo la luna: basterebbero anche solo 6-7 agenti giovani,
in grado di operare agilmente nel territorio e di fare senza problemi i turni
notturni, e 2-3 macchine nuove per migliorare la situazione della Questura
e per sopperire alle richieste dei cittadini… Per quanto riguarda il contrasto
allo spaccio di droga, occorre subito rivedere
e riformare radicalmente il Comma 5
dell’Art. 73 della Legge sugli stupefacenti! Questo Comma sciagurato,
infatti, ha introdotto il concetto di «lieve entità» nello spaccio: in questo
modo, uno spacciatore preso con piccole dosi di droga dopo poche ore viene
rimesso a piede libero e spesso le Forze dell’Ordine se lo ritrovano nello
stesso punto in cui è stato arrestato, magari mentre riprende il suo sporco
“lavoro”! Non a caso, con questo Comma 5 il numero di arresti e reclusioni di
spacciatori è crollato verticalmente… Questo Comma non deve essere applicate
quando uno spacciatore viene beccato nelle piazze di spaccio: in questi casi,
non conta la quantità di droga, ma il fatto che quel balordo fa parte di
un’organizzazione criminale!!! Altra proposta: inasprire le pene contro i furti e le rapine nelle abitazioni e nei
negozi e riconoscere questi schifosi delitti
come reati contro la persona e non più contro il patrimonio! In tal senso, ben venga la legge sulla legittima difesa: se un
criminale entra in casa mia, magari armato, io devo difendere me e la mia
famiglia, NON ESISTE ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA!!! Sull’immigrazione
clandestina, ci sorge spontanea una domanda: il Ministro Minniti, il miglior
Ministro di questo disastroso governo, nel 2016 aveva proposto di aprire un Centro d’Identificazione ed Espulsione
(CIE) in ogni regione d’Italia, una struttura d’accoglienza che serve per trattenere i clandestini che non
hanno i requisiti per ottenere lo status di “rifugiati” e devono quindi essere
espulsi.. Più volte in questi anni ci siamo espressi fortemente a favore
di un CIE in Umbra da circa 150 posti per una serie di vantaggi: 1) svuoterebbe
le carceri, attualmente stracolme di detenuti extracomunitari; 2) snellirebbe
le procedure penali e toglierebbe dalle strade i delinquenti; 3) porterebbe cospicui
risparmi economici allo Stato. Attualmente, infatti, mantenere un detenuto extracomunitario nelle carceri costa circa 130
euro al giorno, mentre nei CIE costa tra i 40 e 70 euro! Senza contare
tutte le risorse e Forze dell’Ordine impiegate per scortare un clandestino che
delinque da Perugia agli altri CIE d’Italia. Che fine ha fatto l’ottima idea
del Ministro Minniti? Infine un ultima considerazione: si parla tanto dei Patti
per la legalità tra Comuni e Prefetti contro i tentativi di infiltrazione criminale.
Ottimo, ma quanti sono i
poliziotti che nella nostra provincia si occupano di criminalità organizzata e
di verificare il rispetto dei protocolli sottoscritti? Vanno benissimo le
intenzioni e i patti tra istituzioni, ma se poi non si aiutano concretamente le
Forze dell’Ordine con leggi e risorse concrete, le belle parole sulla sicurezza
lasciano il tempo che trovano, specie in campagna elettorale…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento
per Perugia
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