Lunedì in Comune è stato discusso
l’ordine del giorno sull’utilizzo dell’esercito a Fontivegge, votato a
maggioranza in Commissione Cultura e appoggiato dallo stesso sindaco Romizi. Ottima
la decisione dell’amministrazione per garantire la sicurezza in un quartiere a
rischio, tuttavia non sarebbe meglio il presidio fisso di Polizia al posto
dell’esercito? Quest’ultimo, infatti, è esclusivamente un deterrente, in quanto
i militari sulle strade non possono arrestare un criminale in flagranza di
reato, possono solo fermarlo e fare intervenire in secondo tempo le Forze
dell’Ordine, gli unici che possono procedere all’arresto. In questo modo però
si crea un “doppio passaggio”... I criminali, che oggi sono molto più informati
e preparati di quanto si creda, sanno benissimo quali sono i poteri
dell’Esercito e quelli delle Forze dell’Ordine; il presidio fisso di Polizia
avrebbe molta più efficacia per la sicurezza del quartiere rispetto alla
presenza dei soldati… Non è un caso che, dall’inizio di ottobre, i residenti e i
lavoratori di Fontivegge si siano attivati con una raccolta firme per chiedere
proprio la presenza di un presidio fisso di Polizia h24. È un’ottima proposta e
invitiamo tutti i cittadini a sottoscriverla. I nostri militari dell’Esercito
non sono agenti giudiziari, come i poliziotti o i carabinieri, ma solo agenti
di pubblica sicurezza e hanno quindi le “mani legate”! Ci auguriamo che il
Comune e la Giunta Romizi portino avanti e raggiungano l’obiettivo di un
presidio fisso di Polizia a Fontivegge, piuttosto che chiedere l’esercito a
Fontivegge: se poi si riuscirà ad ottenere il presidio di Polizia e l’esercito
insieme sarà solo un bene per Perugia e per i cittadini!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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