Lunedì
scorso all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia è stata
inaugurata l’Unità di Degenza Infermieristica da 12 posti letto, gestita da
personale infermieristico, alla presenza del Direttore Generale Walter Orlandi,
sicuro assessore regionale alla sanità se Catiuscia Marini verrà rieletta.
Orlandi, nel suo solito discorso da campagna elettorale, ha addirittura
affermato che “quando la nuova struttura sarà a regime, contiamo di eliminare
definitivamente il fenomeno dei letti aggiunti”, ossia delle barelle nei
corridoi! Ma siamo sicuri che sia tutto così semplice? Siamo sicuri che questa
nuova Unità Infermieristica sia la “panacea” di tutti i mali dell’ospedale di
Perugia? Ci sono alcuni aspetti che non quadrano… Innanzitutto l’Unità si
propone di assistere soggetti, come gli anziani, con bisogni assistenziali “a
lungo termine”, una volta terminato il percorso clinico acuto: ma questo
servizio non poteva essere erogato negli altri ospedali della Provincia (come
Assisi, Pantalla, eccetera) invece che in un’azienda “ad alta specializzazione”
come l’ospedale di Perugia? A che servono gli ospedali periferici? Per questa
nuova Unità di Degenza Infermieristica l’Azienda Ospedaliera ha già provveduto
ad assumere nuovi infermieri e operatori sanitari: ma non era meglio assumerli
per ridurre il carico di lavoro degli attuali infermieri, che si prodigano
oltre ogni limite? Non era meglio assumere per garantire un ricambio
generazionale del personale? Ci sono inoltre due fondamentali aspetti da
chiarire. Innanzitutto c’è un problema di formazione degli infermieri: oggi a
Perugia dopo la laurea triennale per gli infermieri non sono previste
specializzazioni nelle varie branche della medicina… I nostri infermieri non
ricevono dall’Azienda Ospedaliera neppure un adeguato aggiornamento! Il
Direttore Generale Walter Orlandi, infatti, per risparmiare ha disdetto tutti
gli abbonamenti di riviste e libri necessari per l’aggiornamento scientifico e
professionale di medici e infermieri! Oggi agli infermieri di Perugia non viene
garantita una preparazione tecnica, ma solo un aggiornamento online tramite
l’ECM (Educazione Continua in Medicina). In città come Firenze, Bologna e Milano
l’infermiere è adeguatamente preparato per operare nei reparti specifici, a
Perugia no! Direttore Orlandi, ad un infermiere non basta soltanto avere
l’esperienza pratica frutto di anni di lavoro per assistere un paziente, serve
anche un’aggiornata formazione scientifica… Come si possono assistere pazienti
delicati come gli anziani senza la giusta formazione? Ma sull’aggiornamento di
medici e infermieri ritorneremo più dettagliatamente in seguito… C’è un altro aspetto che ci preoccupa di cui nessuno, a partire
da Orlandi, ha parlato, ossia l’aspetto legale. Oggi la somministrazione di un
farmaco e persino la prescrizione di un esame al computer sono competenze
esclusive dei medici e non degli infermieri. Proprio in questi giorni la
Cassazione, con sentenza definitiva, ha condannato a un anno di reclusione un
infermiere per aver somministrato a dei pazienti farmaci senza prescrizione del
medico! Direttore Orlandi, ha pensato a questo aspetto così importante? Chi
tutelerà i nostri infermieri che, a differenza dei medici, non sono assicurati?
Il rischio concreto con questa nuova Unità è quello di “mandare al massacro”
medici e infermieri esponendoli a denunce e processi! Perché l’opposizione in
Regione non dice nulla, nemmeno in campagna elettorale? L’Ordine dei Medici non
ha nulla da dire? Temiamo che questa nuova Unità di degenza Infermieristica,
inaugurata a pochi giorni dalle elezioni Regionali, non sia altro che
l’ennesima opera di propaganda elettorale fatta sulla pelle della gente e degli
operatori sanitari!
Carla
Spagnoli
Presidente
onorario del Movimento per Perugia
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