Prendo atto, non senza sorpresa,
che il candidato sindaco del PD a Perugia Giuliano Giubilei abbia preso male
alcuni miei commenti su Facebook e mi abbia risposto in maniera “piccata”, e
che questo “botta e risposta” sia stato rilanciato persino su “La Nazione
Umbria” del 31 ottobre. Mi trovo costretta a rispondere a queste affermazioni
di Giubilei che trasudano un po’ di nervosismo (d’altronde la corsa a sindaco
richiede un grosso dispendio di energie fisiche e mentali). Dottor Giubilei, le
posso assicurare innanzitutto che i
radical chic non hanno mai fatto parte del mio mondo né lo faranno mai, e
chiunque mi conosca anche solo di nome credo possa confermarlo… Nell’associarmi
ai «veri chic, più o meno radical ma con la puzza sotto il naso», Lei ha preso
un grosso abbaglio Dottor Giubilei, e la mia storia credo ne sia la
dimostrazione… Semmai Lei deve guardare
dentro quel PD che lo rappresenta e in quel mondo di sinistra a Lei tanto caro:
lì i radical chic hanno trovato l’ambiente ideale ed esercitano una discreta
influenza da sempre!!! Leggere della «puzza sotto il naso», poi, mi fa sinceramente
ridere: da qual pulpito viene la predica? Forse Lei, Dottor Giubilei, non lo
sa, forse non ha letto i giornali locali (magari dove vive Lei non arrivano
nelle edicole…) o non ha seguito in questi anni le vicende di Perugia, ma posso
assicurargli che le mie battaglie sul territorio sono sempre state in difesa degli
operai e dei perugini delle periferie o frazioni della città: quel mondo che la
sinistra tanto cara a Lei ha da tempo dimenticato, impegnata com’è a fare
altro, magari qualche foto sorridente insieme a manager di una grossa multinazionale,
dimenticando i lavoratori…! Insomma una sinistra che ormai da tempo parla un
linguaggio opposto a quello del mondo che dovrebbe rappresentare, una sinistra
che guarda caso ora vede in Lei, Dottor Giubilei, il perfetto rappresentante
per Perugia: chi è che ha la “puzza sotto il naso”? A proposito, Lei dov’era
quando a Perugia si lottava per le sorti della Perugina? Non ricordo, a
memoria, una sua presa di posizione o una sua parola per le maestranze o per i
reparti che venivano smantellati… Che tristezza, poi, tirare in ballo la mia
famiglia per attaccarmi o “farsi scudo” della madre operaia: Dottor Giubilei,
ma cosa c’entra la famiglia? Quando mai io ho parlato dei suoi cari, come ha
fatto Lei con me? Nei commenti che faccio e nelle mie azioni ho sempre messo la
mia faccia in prima persona senza usare la mia famiglia né, tanto meno, la mia
bisnonna! Dottor Giubilei, siamo entrambi, ahimè, avanti negli anni e siamo
adulti abbastanza da prenderci le nostre responsabilità, senza bisogno di
interpellare i nostri avi, come invece ha fatto lei e qualche suo “sponsor”
politico… E poi provo un po’ di pena per la strumentalizzazione e l’uso che i
“compagni” del PD fanno oggi della mia famiglia per attaccarmi, e non è la
prima volta!!! Ora il PD radical chic prende la mia famiglia come esempio per
tutto, ma ben ricordo i tempi non lontani in cui, per certa sinistra, gli
Spagnoli erano i padroni da contrastare ad ogni costo, i nemici e il male
assoluto!!! Infine, Dottor Giubilei, mi consenta di dissentire dall’espressione
«amica Carla» da Lei utilizzata per riferirsi a me: non mi risultano
francamente rapporti di amicizia tra di noi, semmai di lontana conoscenza, ma
l’amicizia è un’altra cosa! Ricordo solo due episodi di “conoscenza” con Lei:
il primo risale alla nostra giovinezza, quando io e Lei giovanissimi
frequentavamo le stesse lezioni private, ma la Professoressa dovette separarci
per le continue discussioni politiche tra di noi. L’altro episodio è di qualche anno fa, quando io e Lei ci siamo
ritrovati una settimana a Cortina (!) insieme ad amici comuni. Non mi
dilungherò oltre e non tornerò
sull’argomento: debbo solo riconoscere che i miei commenti per Lei hanno
evidentemente un’importanza tale da meritare la sua risposta, a differenza di
molti altri commenti… Onorata di così grande considerazione…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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