Movimento per Perugia

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giovedì 14 settembre 2017

Perugina, dramma senza fine…


Che cosa sta succedendo nella Perugina? Il segretario Flai-CGIL Michele Greco, dopo lungo letargo, ha addirittura denunciato minacce agli operai da parte di Nestlè… Secca e rapida è stata la smentita di Gianluigi Toia, Direttore relazioni industriali di Nestlè Italia, che ha invitato Greco a rivolgersi alla magistratura per provare le sue accuse… Toia ha pure parlato di «esigenze produttive, che richiedono anzi lavoro aggiuntivo»! Affermazioni un po’ contraddittorie, considerando i 340 esuberi già annunciati… Dove sta la verità? Non possiamo scoprirlo ora, ma se il Dottor Greco non va avanti nelle sue accuse e si limita a una semplice dichiarazione alla stampa, fatta magari per darsi l’immagine di “sindacalista duro e puro”, di certo non ci farà una bella figura… Quello che è certo, oggi, è che i 340 “ricollocamenti” restano confermati e che gli impiegati, al pari delle maestranze, stanno vivendo un incubo (solo ora Greco si è ricordato di loro, dopo un silenzio assoluto e dopo i nostri interventi!). La verità è che dentro la Perugina la situazione è in piena stasi: gli stagionali sono ancora a casa e chissà se verranno richiamati, i lavoratori fissi e i part-time lavorano a ritmi assurdi, le maestranze un tempo impiegate nei reparti biscotti e caramelle sono state portate nelle linee “Baci” e tavolette e dell’aumento dei volumi produttivi, tanto sbandierati da sindacati e multinazionale nel 2016, non c’è neppure traccia! Sulla “nuova” confiserie meglio stendere un velo pietoso: che fine ha fatto quel progetto strategico che avrebbe dovuto “rinverdire” i fasti di Perugina, creare bisogno di manodopera e quindi lavoro? Temiamo che i 340 esuberi si paleseranno a partire da febbraio, quando inizierà la curva bassa di produzione… Il sindacato cosa fa? Come sta operando? I sindacalisti hanno in mente uno “straccio” di strategia…? Oppure la questione Perugina era finita in qualche “cassetto balneare”…? Nell’ultima riunione il sindacato si era preso l’impegno di esaminare e fare una mappatura delle attività dell’azienda, per capire, specie tra gli impiegati, quali sono i posti a rischio e distinguerli da quelli legati al calo dei volumi… È stata fatta? Anche per gli impiegati il clima è cupo: temiamo che a breve possa esserci la chiusura di uffici di natura commerciale, se già non è iniziata, e che per molti impiegati il prossimo futuro è la Cassa Integrazione! Nel frattempo la concorrenza si muove e investe: anche i dati AIDEPI del 2016 registrano un +3,2% nella produzione di cioccolato e cacao rispetto al 2015… E in Perugina? Dove sono la ricerca, l’innovazione e i nuovi prodotti? Come sono stati spesi i 60 milioni di euro, oltre alla pubblicità dei Tablò? A quando nuovi spot? I sindacati, su questi punti, che dicono…? Intanto Nestlè investe 48 milioni sullo stabilimento di Benevento per farne «l’hub internazionale della pizza surgelata» e invita pure i ministri Calenda e de Vincenti alla presentazione del progetto: sindacati Perugina, nulla da dire su due ministri che “vanno a braccetto” con i vertici Nestlé? Non era lo stesso Governo PD che aveva assicurato la volontà di arrivare ad una soluzione per la Perugina? E come mai per una vertenza da 340 esuberi il Governo “schiera” un Sottosegretario, la Bellanova, mentre a Benevento si vedono ben due Ministri? Un’ultima considerazione: gira voce che, anche a causa di programmi sbilanciati, alcune linee produttive siano sovraccariche e la fabbrica non riesca a far fronte alle produzioni previste; si dice che non è escluso che si debba “chiedere aiuto” ad altre fabbriche Nestlè… È vero tutto questo? Al sindacato è giunta notizia? Sarebbe un paradosso che, a fronte di 340 esuberi, venissero “ricollocati” pure i volumi produttivi…

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

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