Si dice sempre che la storia si
ripete in due modi: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.
Inarrivabile la farsa dei sindacati Perugina, peccato che per i lavoratori
rimanga una tragedia! Nell’ultima assemblea di San Sisto i lavoratori
iniziavano a mostrare tutto il dissenso verso il sindacato inconsapevole o,
peggio, complice di un pian di smantellamento, e avevano dato mandato alle RSU
di seguire la “linea dura” all’incontro con Nestlè del 06 giugno. Eppure, dopo
l’incontro, le RSU Perugina hanno avuto il coraggio di uscire con un comunicato
stampa “soft” e di affermare che sono ancora «convinti della bontà di questo
Piano Industriale […] con l’obiettivo di incrementare volumi e ore di lavoro»!!! Ma
questi sindacalisti dove vivono??? Si può ancora “bluffare”, camuffare e
minimizzare, prendendo in giro lavoratori e maestranze? Sulla base di questo
comunicato assurdo, alcuni media hanno pensato che in Perugina l’allarme fosse
rientrato, e persino i TG hanno fatto servizi tranquillizzanti… Ci ha pensato
il capo mercato di Nestlè Italia a richiamare tutti alla realtà: con un
messaggio chiaro e netto, il Dott. Leo Wincel in persona (cosa mai successa
prima) ha detto che dopo giungo 2018, finita la Cassa Integrazione, si
procederà ad un “riequilibrio
occupazionale” (leggi licenziamenti) di circa 340 addetti, che saranno “supportati” nel «reperimento di soluzioni
occupazionali alternative»!!! 340 esuberi, parola di Leo Wincel: più chiaro di
così… Solo allora il sindacato si è visto smascherato, “stupefatto” di sentir
parlare di persone che non saranno mai più impiegate in Perugina! Ma gli stessi
sindacati avevano firmato un accordo con Nestlè che già consentiva circa 250
esuberi!!! Cari sindacalisti, figuravano le vostre firme, non quelle di altri…
Adesso, oltre ai tanti comunicati stampa “farsa”, che cosa farete??? A 340
lavoratori saranno proposti trasferimenti in altri siti del gruppo. Emigrare? È
questa la soluzione sindacale? Magari in quei siti c’è un sindacato che si
batte per incrementare l’occupazione del territorio… Si parla anche di
Decathlon, con una corsia preferenziale per i lavoratori in fuga! È questa la
ricetta sindacale? Addirittura vogliono allontanare le cooperative di servizi
che lavorano in Perugina: una guerra tra
poveri! E questa è l’etica sindacale? Gli esuberi possiamo chiamarli
con altri termini (uscite volontarie, licenziamenti, ricollocamenti), ma la
sostanza rimane la stessa… E pensare che la Presidente Marini qualche mese fa
andò in Perugina per esaltare l’azienda di San Sisto come fabbrica modello, con
tanto di foto insieme a Renzi e ai vertici Nestlè… Di fatto oggi c’è una fabbrica
che sta perdendo gli ultimi pezzi, che prima di Nestlè contava 4.600
dipendenti, mentre nel 2018 rischia di averne poco più di 500: tutto questa
grazie anche a un sindacato “lungimirante” e “leale” verso gli operai… I
sindacati promettono di difendere i posti di lavoro e rivendicano la
commissione bilaterale, dove giocano a fare i “manager”: di certo Nestlè ha
dimostrato di non tenerli in gran considerazione! Tornando alla farsa teatrale,
i sindacati, nella commissione, più che protagonisti sembrano “comparse”… Almeno
Nestlè è stata onesta nel comunicato sulla Perugina: dov’è invece l’onestà
intellettuale del sindacato? Dopo le parole di Wencel, che cosa racconteranno
le RSU alla prossima assemblea dei lavoratori…? Ora basta, è giunto il momento
di trovare una soluzione per la Perugina: è ora che TUTTE LE FORZE POLITICHE,
locali e nazionali, senza distinzione di colore, mettano da parte le divisioni
su questo tema e si uniscano per INDIVIDUARE IMPRENDITORI VERI del
settore alimentare che sappiano e vogliano davvero rilanciare il patrimonio
Perugina! Non si può affidare il futuro dell’azienda ai soli sindacati che
hanno dimostrato di aver fallito su tutti i fronti e di essere inaffidabili! Se
la politica non si “sveglia”, la Perugina sparirà, si chiuderà tutto e insieme
all’azienda fondata nel 1907 dalla mia bisnonna morirà una storia importante
del Made in Italy e della città di Perugia…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
Condivido, ma chi meglio di una famiglia che da oltre 100 anni appartiene alla grande imprenditoria, può portare qualche gruppo industriale serio? Avanti è il momento
RispondiEliminaStiamo ancora aspettando la risposta!!?? La solita storia italiana, solo parole niente fatti.
RispondiEliminaPeccato sarebbe stato un bel momento per l'imprenditoria Perugina alla faccia dello sciacallo De Benedetti.