La campagna elettorale per il referendum
in questi mesi ha paralizzato l’Italia e ha “mandato in soffitta” i veri
problemi e le emergenze del paese, come il terremoto in Valnerina! Matteo Renzi
e le sue “truppe” piddine (a partire dai sottosegretari, onorevoli, consiglieri
regionali e comunali umbri) si sono occupati esclusivamente si promuovere con
ogni mezzo il si alla loro impresentabile riforma costituzionale, rottamata
alle urne dal popolo italiano. Ma in tutta questa propaganda, che fine hanno
fatto le popolazioni terremotate? Norcia e le altre zone colpite dal sisma sono
state completamente dimenticate, per loro non c’è stato posto nella campagna
“Basta un si” (a proposito, quanto è costata?)… Basti vedere il video di un
volontario che ha lanciato l’allarme sulle scorte alimentari che stanno per
finire e basta leggere quello che ha scritto il “Sole 24 Ore” riguardo le
famiglie sfollate che sono state costrette a comprare a loro spese le roulotte
o le casette di legno per non dormire all’addiaccio! Gli aiuti continuano a
tardare: c’è ancora un premier? Dove sono i politici locali??? Cari Renzi e
Marini, il problema dei terremotati non era e non è il si o il no al
referendum, ma come tornare a vivere la loro vita! Non a caso l’affluenza alle
urne, in città come Norcia e Cascia, è stata tra le più basse e non a caso ha
vinto il NO, che ha dato uno “schiaffo” sonoro a Renzi e a tutto il Pd… Io sono
stata a Norcia: mi sono trovata di fronte a un paese devastato come in un
bombardamento, un paese fantasma dove tutto è andato distrutto e le case sono
crollate e sprofondate. Norcia, ripeto, è una “città-fantasma”, con i militari
che presidiano e le persone rimaste, unite da reciproca e indissolubile
solidarietà. La gente rimane lì non per capriccio, ma perché non vogliono
abbandonare quel che resta delle loro case, le attività, il bestiame, le
coltivazioni. È gente forte quella della Valnerina, gente di montagna, abituata
da sempre a lottare senza piangersi addosso, ma a tutto c’è un limite! Per
quanto ancora dovranno sopportare i ritardi e l’assenza delle istituzioni?
Quando sono arrivata a Norcia il governo e il Presidente Mattarella avevano già
fatto la loro “passerella”; quel giorno, invece, hanno “sfilato” Alfano e D’Alema.
A che è servito? Inoltre si sono sentiti solo proclami di benefattori che
vogliono fare e che faranno: ma che cosa? Grande cosa sarebbe aiutare a
ricostruire la basilica e le chiese come prima, ma la precedenza ce l’hanno gli
abitanti e il tessuto economico del paese, con i suoi agricoltori e allevatori,
con le sue attività commerciali e artigianali! Se i “mecenati” (veri o
presunti) vogliono ricostruire solo le chiese facciano pure: avremo Norcia con
le chiese ma senza “anime”! Le “anime” saranno costrette ad emigrare… Gli
imprenditori pensino ad aiutare le piccole attività nursine: si farà del vero
bene, anche se forse non si avrà un ritorno d’immagine internazionale, ma
quanto conta l’immagine…? Guardiamoci dentro e muoviamoci tutti: la gente non
piange ma vuole lavorare e rinascere, mettiamoli in condizioni di farlo!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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