Movimento per Perugia

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martedì 23 febbraio 2016

Sanità, il “nuovo” che avanza…


Walter Orlandi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, è stato promosso a Direttore regionale per Salute, welfare, organizzazione e risorse umane, divenendo il vero “dominus” dell’intera sanità umbra. Catiuscia Marini ha puntato tutto su di lui, anche a costo di una crisi di governo che ormai è nota e sotto gli occhi di tutti. La Marini continua a dire che la nomina di Orlandi è stata fatta in base al curriculum e all’esperienza, ma davvero il curriculum di Orlandi è come ci vogliono far credere? Sul sito dell’ospedale di Perugia è pubblicato il curriculum del direttore Orlandi: si parla di 84 pubblicazioni, di progetti di qualità, di “Ospedale accreditato” e di laboratori e dipartimenti realizzati. Un curriculum prestigioso, non c’è dubbio, ma è davvero oro ciò che luccica? Innanzitutto delle 84 pubblicazioni nessuna è stata pubblicata dalle più importanti riviste medico-scientifiche: per dimostrarlo basta andare sul motore di ricerca “Pubmed.org” che censisce oltre 30.000 riviste mediche e costituisce la “bibbia” delle riviste scientifiche; qui non c’è nessuna pubblicazione del dottor Walter Orlandi! Altri medici, anche umbri, possono contare su oltre 300 pubblicazioni e su più di 9.000 citazioni. Quante citazioni hanno le pubblicazioni di Orlandi? Il Direttore Generale ha fatto si pubblicazioni, ma su riviste come “GIMBE” e molte di queste pubblicazioni sono in realtà estratti e atti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia… Per quanto riguarda i progetti, nel c.v di Orlandi si parla di “Ospedale Paperless”, cioè senza carta, e di “Cartella clinica informatizzata”: ma quale ospedale senza carta! La carta a Perugia è dappertutto tra moduli da compilare, protocollare e mandare e cartelle cartacee (ogni medico e infermiere ha almeno 3 cartelle!). Un completo fallimento, come la “Cartella clinica informatizzata” costata circa un milione di euro: la cartella non funziona perché non c’è comunicazione né con gli altri ospedali né con i medici di medicina generale! Così medici e infermieri sono costretti a ricopiare a mano tutti gli esami, tutta la terapia e i referti della radiologia. Ci risulta che in certi casi i sanitari debbano compilare ben 5 moduli cartacei con le identiche informazioni anagrafiche del paziente! Davvero un bel successo, caro Direttore… Si parla di “Ospedale senza dolore”, progetto condivisibile ma che dovrebbe essere la normalità per un ospedale che si presenta come “eccellente”! Perché non si parla mai di progetti di alta chirurgia, d’innovazione, del Robot “Leonardo da Vinci” che fa pochissimi interventi rispetto alle altre regioni? Paradossale è l’ “Ospedale accreditato” citato nel curriculum: sono state accreditate strutture che ancora oggi hanno le barelle nei corridoi! Dove sono i servizi di qualità? Meglio stendere un velo pietoso… Orlandi si vanta anche dei dipartimenti e laboratori fatti e persino dell’account twitter per interagire con i cittadini (quali? Forse i suoi “compagni”?). Dice che il fenomeno barelle nei corridoi è stato risolto, eppure il 16 febbraio, al reparto MISEM, le barelle c’erano ancora… Che dice Orlandi del numero d’interventi chirurgici calati? Che ci dice dei tagli sull’aggiornamento scientifico di medici e infermieri? Adesso l’ospedale di Perugia, per ragioni di risparmio, è stato persino “svuotato” dei medici specialisti notturni! Di notte non ci sono più alcuni specialisti come, ad esempio, il gastroenterologo e l’ospedale è in mano a internisti non specialisti! E poi si parla di eccellenza e di qualità…? Perché nei sistemi di valutazione non vengono coinvolte società scientifiche esterne ma solo i sindacati? La Marini fa ancora leva sull’esperienza di Orlandi, ma se così fosse non ci sarà mai posto per i giovani in gamba e per idee fresche! Ha pienamente ragione l’ex assessore Barberini: è ora di cambiare!!!

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

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