Nella riunione del Coordinamento
nazionale tenutasi a Milano lo scorso 19 gennaio la Nestlè ha annunciato la
presentazione del Piano Industriale della Perugina, prevista il prossimo 10
febbraio nella sede regionale di Confindustria in via Palermo. La notizia è
stata accolta come una svolta per il futuro dell’azienda, ma siamo sicuri che
sia proprio così? La situazione all’interno della fabbrica di San Sisto è
disastrosa e molto tesa, tanto che ormai anche i sindacati iniziano ad
allarmarsi… Gli investimenti continuano a essere una chimera, la dismissione
dei reparti caramelle e biscotti pare imminente e lo spettro dei circa 200
esuberi sembra essere sempre più reale, alla faccia del problema che non c’era!
Oggi le certezze sono nulle ma per anni il problema è stato negato o sminuito
dalla multinazionale che invece di investire su marketing e programmazione ha
preferito fare soltanto progetti vaghi e azioni tattiche per tenere buoni i
dipendenti… Dove sono stati i sindacati? Perché in questi anni hanno “dormito”?
Ora stanno iniziando gli scioperi, ma a che servono se il marchio sta morendo?
Questa è la triste realtà della Perugina, un’azienda dove la parola
“innovazione” da decenni è diventata un’utopia, con la Nestlè che ha deciso di
eliminare prodotti storici senza sostituirli (basti pensare alle caramelle
“Cinzia” o al torrone “Nigro”)… Nel 2015 appena trascorso i volumi produttivi
allo stabilimento di San Sisto sono scesi per la prima volta sotto le 25.000
tonnellate! E la pubblicità dei prodotti Perugina? Inesistente, se si esclude
quella per i “Baci” a San Valentino. In questi anni la Nestlè ha continuato a
far leva sulla crisi economica per giustificare i cali di produzione e la
mancanza di investimenti, ma se c’è la crisi come mai i marchi concorrenti stanno
avendo risultati positivi, ben diversi da quelli della Perugina? È evidente che
Nestlè stia tirando i remi in barca e che non ci sia alcuna volontà di
investire sull’azienda per rilanciarla. Che cosa ci dirà di nuovo il prossimo
Piano Industriale? Che cosa ci racconteranno i manager Nestlè? Forse le solite
“favole”? Che fine faranno i lavoratori e gli stagionali dell’azienda? Che fine
faranno i reparti dei biscotti, della confiserie e delle caramelle? Ricordiamo
che quest’anno ricorrono i 90 anni delle mitiche caramelle “Rossana”, simbolo
storico del marchio Perugina: forse è il loro ultimo compleanno? Cosa intende
fare Nestlè per celebrare questo importantissimo evento? Queste sono le domande
alle quali la multinazionale svizzera dovrebbe rispondere, altrimenti il Piano
Industriale sarà solo un bel “libro dei sogni” per mascherare la
“smobilitazione” della nostra Perugina…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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