Ritorniamo a parlare della
Ferrovia Centrale Umbra. In questi mesi i nostri politici si sono riempiti la
bocca di parole come “rilancio della FCU” ed “FCU strategica” ma la nostra
ferrovia è ancora abbandonata a se stessa: la manutenzione della linea è una
chimera, la tratta Città di Castello-Umbertide è chiusa (chissà se riaprirà
mai…) e il rischio concreto è che presto ci saranno altre chiusure e altri
disagi per gli umbri. Persino i lavori per il tanto sbandierato raddoppio della
linea Ponte San Giovanni-Sant’Anna, nonostante i 30 milioni già stanziati, sono
al palo da anni: oggi si parla di “raddoppio selettivo” da circa 20 milioni di
euro, ma questo progetto non era negli accordi di programma! Nonostante il bando
di gara per il raddoppio selettivo sia scaduto lo scorso 27 febbraio, le buste
non sono ancora state aperte: perché il bando è fermo e le buste sono chiuse?
Dove sono finiti i soldi? Forse qualche istituzione ha bloccato tutto? La
Marini continua a parlare di “sviluppo della FCU” ma se non si riescono a
trovare 7 milioni per ripristinare la tratta Città di Castello-Umbertide di 21
km circa, come si può pensare di risistemare l’intera linea FCU lunga 140 km?
Per la manutenzione di tutta la linea ferrata occorrerebbero altri 40 milioni
di euro! Adesso la Marini ha annunciato alla prima commissione regionale che
c’è un’interlocuzione in atto con Trenitalia per far intervenire il pubblico
nella manutenzione della linea FCU: si tratta dell’ultima speranza per salvare
la Ferrovia Centrale Umbra! Questa è la conferma che la Regione per la FCU non
ha risorse: perché allora si continua a parlare di rilancio? Perché si prendono
in giro i cittadini? Perché la sinistra non ha chiesto finanziamenti per la
linea ferroviaria quando occorrevano? Persino le sottostazioni elettriche da
Ponte San Giovanni a Terni non sono in funzione perché non ci sono i treni
elettrici: dei 4 treni elettrici “Minuetto”, due non sono in funzione perché
mancano i pezzi di ricambio. Eppure questi treni ci sono costati 18 milioni di
euro: non ci troviamo davanti a un danno erariale…? Il Piano Regionale dei
Trasporti, approvato nel 2003 dalla sinistra e ancora oggi in vigore, metteva
il trasporto sul ferro come priorità e prevedeva che il trasporto su gomma
fungesse da “adduzione” alla linea ferrate: la realtà ha smentito le parole
della sinistra! Quando sarà approvato il nuovo Piano, verrà “applicato” come
quello in vigore…? La realtà, purtroppo, è che la nostra ferrovia è stata
sminuita da questa sinistra e chi comanda in Umbria si ricorda della FCU solo
in campagna elettorale o, al massimo, per “Eurochocolate”!
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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