Movimento per Perugia

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martedì 17 novembre 2015

Ferrovia Centrale Umbra, nessun rilancio…


Ritorniamo a parlare della Ferrovia Centrale Umbra. In questi mesi i nostri politici si sono riempiti la bocca di parole come “rilancio della FCU” ed “FCU strategica” ma la nostra ferrovia è ancora abbandonata a se stessa: la manutenzione della linea è una chimera, la tratta Città di Castello-Umbertide è chiusa (chissà se riaprirà mai…) e il rischio concreto è che presto ci saranno altre chiusure e altri disagi per gli umbri. Persino i lavori per il tanto sbandierato raddoppio della linea Ponte San Giovanni-Sant’Anna, nonostante i 30 milioni già stanziati, sono al palo da anni: oggi si parla di “raddoppio selettivo” da circa 20 milioni di euro, ma questo progetto non era negli accordi di programma! Nonostante il bando di gara per il raddoppio selettivo sia scaduto lo scorso 27 febbraio, le buste non sono ancora state aperte: perché il bando è fermo e le buste sono chiuse? Dove sono finiti i soldi? Forse qualche istituzione ha bloccato tutto? La Marini continua a parlare di “sviluppo della FCU” ma se non si riescono a trovare 7 milioni per ripristinare la tratta Città di Castello-Umbertide di 21 km circa, come si può pensare di risistemare l’intera linea FCU lunga 140 km? Per la manutenzione di tutta la linea ferrata occorrerebbero altri 40 milioni di euro! Adesso la Marini ha annunciato alla prima commissione regionale che c’è un’interlocuzione in atto con Trenitalia per far intervenire il pubblico nella manutenzione della linea FCU: si tratta dell’ultima speranza per salvare la Ferrovia Centrale Umbra! Questa è la conferma che la Regione per la FCU non ha risorse: perché allora si continua a parlare di rilancio? Perché si prendono in giro i cittadini? Perché la sinistra non ha chiesto finanziamenti per la linea ferroviaria quando occorrevano? Persino le sottostazioni elettriche da Ponte San Giovanni a Terni non sono in funzione perché non ci sono i treni elettrici: dei 4 treni elettrici “Minuetto”, due non sono in funzione perché mancano i pezzi di ricambio. Eppure questi treni ci sono costati 18 milioni di euro: non ci troviamo davanti a un danno erariale…? Il Piano Regionale dei Trasporti, approvato nel 2003 dalla sinistra e ancora oggi in vigore, metteva il trasporto sul ferro come priorità e prevedeva che il trasporto su gomma fungesse da “adduzione” alla linea ferrate: la realtà ha smentito le parole della sinistra! Quando sarà approvato il nuovo Piano, verrà “applicato” come quello in vigore…? La realtà, purtroppo, è che la nostra ferrovia è stata sminuita da questa sinistra e chi comanda in Umbria si ricorda della FCU solo in campagna elettorale o, al massimo, per “Eurochocolate”!
Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia

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