Dal 30 giugno è scattato per
legge l’obbligo per commercianti, artigiani e professionisti di dotarsi del POS
che traccerà elettronicamente i pagamenti sopra i 30 euro… Questo provvedimento
è inutile e dannoso, perché non andrà minimamente a intaccare l’evasione
fiscale mentre aggraverà i costi delle nostre piccole e medie imprese già allo
stremo! Le attività dove si può pagare con bancomat, come i negozi di
abbigliamento e alimentari, sono già dotate del POS, ma a che serve questo
strumento per le imprese artigiane o commerciali che vendono all’ingrosso e che
emettono regolari fatture ogni mese? Questo provvedimento, secondo i calcoli
della Confesercenti, costerà alle piccole e medie imprese, tra costi
d’esercizio e commissioni, circa 5 miliardi di euro l’anno, e ogni artigiano e
studio professionale pagherà, secondo la CGIA di Mestre, circa 1.200 euro
l’anno a testa! A ringraziare sono le solite banche che, attraverso le
commissioni, ricevono dallo Stato l’ennesimo regalo pagato dai commercianti,
professionisti e artigiani onesti! Così lo Stato pensa di rilanciare
l’economia, tassando ancora le nostre imprese? Questo è il modo di aiutare i
commercianti e gli artigiani italiani? Una seria lotta all’evasione fiscale va
fatta con strumenti adeguati e attraverso l’abbassamento dell’Iva, giunta ormai
al 22%! Il Pos non serve a nulla contro l’evasione, perché chi già evade potrà
continuare a farlo facendosi pagare in contanti senza emettere fattura… Per
combattere gli evasori, bisogna coinvolgere le imprese oneste, non vessarle con
nuove tasse!
Carla Spagnoli
Presidente onorario del Movimento
per Perugia
Nessun commento:
Posta un commento