Ritorniamo a parlare della
Perugina. Le “Ore Liete” sono state cedute al gruppo “Tedesco Srl”,
proprietario della ex Piselli, e non verranno più prodotte nello stabilimento
di San Sisto ma in quello di Pierantonio, dove verranno trasferiti i macchinari.
Ora che il problema “Ore Liete” è stato “sistemato” ci chiediamo: ma che fine
hanno fatto le caramelle Rossana? Qualcuno si ricorda che esistono ancora e che
quest’anno hanno compiuto 90 anni? Nessuno tra sindacati, operai, istituzioni e
politici umbri ha detto più una parola per la Rossana e per il reparto zuccheri
e caramelle prossimo a essere smantellato da Nestlè! Dove sono quei
sindacalisti che mi avevano invitato a organizzare insieme un evento per
celebrare i 90 anni della Rossana? Io avevo dato la mia disponibilità a
organizzare l’evento a Città della Domenica, ma sono spariti tutti… I
sindacati, con la consueta faccia tosta, sono felici e contenti per l’accordo
con la Nestlè e per il Piano Industriale, peccato che, con la prossima cessione
delle Rossana e delle altre caramelle, la Perugina che tutti noi abbiamo
conosciuto non esisterà più! Quello che abbiamo temuto e denunciato per due
anni si è purtroppo realizzato, e di questo anche i sindacati sono
responsabili. Ce le ricordiamo bene le dichiarazioni dei sindacalisti nostrani:
a parole dicevano che la Perugina era un’azienda dolciaria e che mai avrebbero
permesso che si riducesse a sola “fabbrica del cioccolato”… Adesso la Perugina
è diventata unicamente fabbrica del cioccolato, i sindacati la prendono come
una vittoria e tutti ne sono entusiasti, nessuna protesta o barricata! La
Rossana, insieme al Bacio e alla tavoletta di cioccolato “Luisa”, è sempre
stata il fiore all’occhiello del marchio Perugina. Oggi non è più così e non ci
vengano a dire che biscotti e caramelle sono un peso per la Perugina perché
rappresentano solo il 2% del fatturato… Questa situazione è stata voluta da
Nestlè perché non c’è mai stata in questi anni alcuna pubblicità o
programmazione seria per rilanciare questi prodotti sul mercato. Bastava poco
per invertire il trend e far crescere i fatturati, mancava però la volontà
della multinazionale, della quale i sindacati sono stati complici! La realtà è
che fin dal primo giorno, in questa vicenda, i sindacati hanno pensato a
salvare la loro faccia… A questo punto ci chiediamo: che ne sarà degli operai
dei reparti biscotti e caramelle dopo il 2018? Si sono chiesti questi
lavoratori che fine faranno quando finiranno gli ammortizzatori sociali?
Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto, rinviando ancora il problema!
Cari lavoratori della Perugina, vi sentite ancora rappresentati da questi
sindacati? Se si, ognuno ne tragga le conseguenze… Con questo intervento io
finisco di parlare della “Perugina” perché l’azienda che abbiamo amato e che ci
ha rappresentati nel mondo, cuore e anima di Luisa Spagnoli, non esiste più…
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
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