Movimento per Perugia

Movimento per Perugia

martedì 1 dicembre 2015

La Perugina deve unire, non dividere!


Ritorniamo a parlare della Perugina… Oggi, purtroppo, sull’azienda sembra essere tornato un silenzio tombale: la Nestlè, nonostante le preoccupazioni tra i lavoratori, continua a tacere e non c’è traccia di un piano industriale. Anche le istituzioni sembrano essere disinteressate, con la Presidente Marini che ad ottobre ha preferito “volare” a New York alla mostra di Burri invece che partecipare al summit del Ministero sulla Perugina con i rappresentanti dei lavoratori e con l’Amministratore Delegato di Nestlè Italia! Eppure la situazione in questi mesi non è cambiata, anzi! C’è sempre più timore che Nestlè voglia smantellare reparti come la confiserie, i biscotti e le caramelle e che i contratti di solidarietà, in scadenza ad agosto 2016, siano il preludio di oltre 200 esuberi! Il marketing è pressoché inesistente e non c’è alcuna pubblicità dei prodotti Perugina: quest’estate nelle tv girava lo spot delle “Nuvole Perugina” ma sapete, cari umbri, dove vengono prodotte le “Nuvole” e le “Creme”? In Francia! Nel 2013 la Nestlè lanciò sul mercato francese il Bacio con l’etichetta “Lanvin”, senza alcun riferimento al marchio “Perugina” e allo stabilimento di San Sisto… Perché ora si spacciano per “Perugina” prodotti francesi, che nulla hanno a che fare con la storia del marchio? Perché questa delocalizzazione? Fanno forse le “prove generali” per delocalizzare la produzione all’estero…? Dove sono i sindacati? Perché hanno permesso senza fiatare lo scempio dei Baci “Lanvin” e non dicono nulla sui prodotti “Perugina” delocalizzati? I sindacati continuano a parlare di Perugina come «fabbrica dolciaria, non solo del cioccolato» e a chiedere a Nestlè il piano industriale: ma cosa hanno fatto concretamente per tutelare l’azienda e i lavoratori? Niente! Per anni i sindacati hanno fatto il bello e il cattivo tempo dentro la Perugina, minacciando scioperi e persino boicottaggi dei prodotti… La crisi della Perugina è anche una loro responsabilità! La situazione è allarmante: ci risulta che allo stabilimento di San Sisto lavorino 150 stagionali in meno rispetto al 2014. Sabato 21 si è tenuto un dibattito sulla Perugina organizzato dal Movimento 5 Stelle, con la presenza dei deputati Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella: c’erano anche i rappresentanti sindacali ma non quelli della Nestlè, che hanno preferito “disertare”… All’incontro ero stata invitata anche io ma la nascita di una nipotina “impaziente” mi ha impedito di essere presente. Finalmente qualcuno in Parlamento e nelle istituzioni si sta occupando della vicenda della Perugina e sta cercando di sensibilizzare i cittadini sulle sorti dell’azienda che dovrebbe stare a cuore a tutti! Al dibattito c’è stata anche la testimonianza di un lavoratore dell’indotto licenziato insieme ad altre 5 persone nel silenzio più assoluto e con il beneplacito della CGIL… Altro che tutela dei posti di lavoro! Da più di un anno, ormai, il Movimento per Perugia denuncia lo stato di abbandono e di smobilitazione dell’azienda. Dove sono i nostri politici, di destra e di sinistra? Si sveglino, facciano interpellanze, interrogazioni e ogni azione possibile per difendere il futuro della Perugina, patrimonio dell’Umbria e del Made in Italy. Le sorti della Perugina devono unirci, non dividerci…

Carla Spagnoli

Presidente Movimento per Perugia 

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